Urban Sport Day, un successo partito dall’adesione al progetto SPORT4VALUES

Sabato 28 e domenica 29 settembre, nell’area dell’ex Romagnoli si è realizzata in via sperimentale l’idea di cosa potrebbe essere avere un parco urbano nel centro cittadino con aree dedicate al basket, allo skate e ad ogni altro tipo di sport. L’ Urban Sport Day, questo il nome dell’iniziativa che ha riscosso apprezzamenti e partecipazione è stato reso possibile grazie all’adesione del Comune di Campobasso al progetto SPORT4VALUES finanziato dalla Commissione Europea Direzione generale dell’Educazione, della Gioventù, dello Sport e della Cultura – Direzione innovazione, cooperazione internazionale e sport, nell’ambito della call EAC/S14/2018 “Promotion of European values through sport initiatives at the municipal level” che ha lo scopo di supportare le organizzazioni che promuovono iniziative sportive a livello locale per disseminare i valori positivi dello sport; un evento sportivo a livello europeo riguardante la promozione, valorizzazione e diffusione dello sport urbano (BMX, skateboarding, parkour, 3×3 basketball). 

L’evento di Campobasso, organizzato dall’Amministrazione comunale con il supporto della UISP nella Settimana Europea dello Sport  è stato  ideato per ridefinire la fruizione, almeno per un giorno, di uno spazio cittadino attraverso gli sport e l’arte urbana. 

“L’idea che stava dietro questo progetto era ed è quella di proporre la realizzazione di un parco sportivo urbano seguendo gli esempi di altre realtà italiane ed europee. – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – La due giorni dell’Urban Sport Day ha coinvolto e aggregato intorno ad una serie di sport di vario genere, realtà giovanili diverse, che hanno reso vitale e creativo un luogo della nostra città da riqualificare partendo proprio dalle intenzioni di dare ai campobassani un polmone verde, sportivo ed inclusivo organizzato e funzionante. Si tratta, ora, di operare con continuità per contribuire a migliorare la percezione da parte delle nuove generazioni degli spazi pubblici.”

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