Conclusa la stagione sportiva della scuola calcio Sanniti. Angela Baranello traccia un bilancio

Si è chiusa con la festa finale la stagione sportiva della scuola calcio Sanniti. Un pomeriggio all’insegna del divertimento e del gioco che ha coinvolto tutti i tesserati e i genitori che si sono sfidati in una partita a ranghi misti. Un bel pomeriggio di sport a coronamento di un anno ricco di soddisfazioni. Presente sul sintetico dell’antistadio anche l’osservatore del Milan e coordinatore tecnico della società campobassana, Antonello Corradino. A tracciare un bilancio e a parlare di futuro è la responsabile della scuola calcio, Angela Baranello.
Con la festa finale si è chiusa la stagione sportiva dei Sanniti Calcio. Il bilancio è positivo. Condivide?
“Assolutamente sì. Si è chiusa una stagione importante per noi che ci ha visto vincere il campionato Esordienti con due squadre diverse, i 2005 e i 2006, cosa questa mai successa prima a nessun’altra società. Siamo molto contenti di aver raggiunto questo risultato e c’è stata grande emozione soprattutto per il gruppo 2006 che era quello guidato da Antonio Russo che purtroppo ci ha lasciato prematuramente. E’ stata una vittoria che abbiamo voluto dedicare a lui e a Tato Barbieri, altro nostro tecnico scomparso di recente. I numeri sono cresciuti e siccome io dico sempre che sono i bambini a scegliere, se loro hanno scelto i Sanniti, vuol dire che fino a questo momento abbiamo lavorato bene”.
Avete organizzato uno stage per portieri in collaborazione con la scuola Numero 1 di Castellamare di Stabia del tecnico Alessandro Pacifico. I riscontri sono stati positivi e anche da questo punto di vista avete gettato le basi per il futuro.
“Io credo che in questo momento storico bisogna offrire delle novità: una scuola calcio che si occupa solo di pallone, forse non ha lunga vita sul mercato. Quindi per quanto ci riguarda cerchiamo di fornire delle novità come per esempio questa collaborazione con la scuola per portieri N1 che ha dato i suoi frutti e potrà regalarci ancora delle soddisfazioni anche in futuro. Inoltre siamo riusciti a stipulare una collaborazione con l’Associazione Italiana Calciatori. A tal proposito a fine mese partirà un camp che vedrà la presenza di importanti figure professionali che daranno un tocco di ulteriore novità e qualità alla suola calcio Sanniti. Il camp, infatti, non si svolgerà solo sul campo ma anche fuori. Ci saranno attività di laboratorio alla presenza di pedagogisti, psicologi e altri professionisti che daranno a tutti gli iscritti e alla nostra scuola calcio un qualcosa di diverso e un valore aggiunto importante”.
Per il futuro quali sono gli obiettivi e le ambizioni della scuola calcio I Sanniti?
“Gli obiettivi sono tanti. Prima di tutto cercheremo di mantenere tutto ciò che abbiamo costruito negli anni con tanta fatica. A volte si dà per scontato che una volta conquistata una cosa la si possa mantenere per sempre ma non è così. Quindi dobbiamo prima di tutto mantenere. Il secondo obiettivo è quello di crescere sempre più, non solo con i numeri ma soprattutto come qualità delle offerte e dei servizi da mettere a disposizione dei tesserati. Lo sport è una parte importante nella vita dei ragazzi, bisogna dare, bisogna collaborare insieme alle famiglie e alle scuole per fare in modo che i giovani crescano sotto tutti i punti di vista”.
Il vostro staff è composto da tecnici di esperienza e da mister giovani che con voi vogliono crescere. I risultati raggiunti sono merito del lavoro di tutti.
“Il ringraziamento per il lavoro svolto e per i risultati ottenuti va a tutti i mister che sono stati in campo con dedizione e professionalità. Una scuola calcio è come il canottaggio: c’è chi dà l’ordine ma se non si rema tutti nello stesso verso non si arriva da nessuna parte. Quindi se siamo arrivati ad essere quello che siamo oggi è sia per la presenza di questi allenatori, sia per l’eredità che ci hanno lasciato persone che oggi non ci sono più. Un altro aspetto che cerchiamo di curare è quello di mettere in campo degli allenatori in possesso dei tesserini Uefa B, persone con competenze calcistiche che riescano a stare in campo perché anche stare sul rettangolo di gioco ogni giorno è un lavoro ed è giusto che ci siano dei professionisti a gestire dei ragazzi. Per il futuro cercheremo inoltre di accrescere lo staff attuale, di inserire sempre nuove figure professionali che vadano ad integrarsi con quelle già presenti”.

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