A Campobasso sale alta la voglia di cultura

Una carrellata di incontri culturali degni di una città maggiore: a Campobasso il settore sembra riprendere vigore e alle manifestazioni pubbliche si affiancano tanti eventi privati. In pochi giorni ci sono state tre presentazioni di libri scritti da autori del luogo in tre location prestigiose (la sala consiliare del Comune, l’aula magna del Mario Pagano e l’auditorium dell’ex-Gil) e con pubblico numeroso ed attento. Tre temi completamente differenti: Adele Fraracci e Mino Dentizzi, hanno approfondito il rapporto tra Costituzione e politica,  Gennaro Ventresca e Sergio Genovese si sono occupati della Campobasso di un tempo e dei suoi personaggi, mentre Sabrina Lembo ha presentato le sue poesie sul tema dell’integrazione (o, come preferiscono alcuni, interazione). Del primo evento ci siamo occupati con buono spazio e adesso ci soffermeremo sugli altri due. Il clima al Mario Pagano era quello a cui ci ha abituato Ventresca: serenità, allegria, attenzione per le parole dei relatori e musiche tradizionali di sottofondo. La sala era piena, come sempre avviene per le manifestazioni che vedono protagonista il collega Gennaro. Il segreto e la particolarità di questo libro? Lo ha detto in sala Genovese: “Abbiamo parlato di tutti, anche delle persone che normalmente non ci risultano simpatiche, ma che rappresentano questa città e meritavano come gli altri di essere presenti nel libro”. Più di nicchia l’evento dell’ex-Gil: poesie, quasi sempre brevi, parole e concetti netti e tanta emozione in sala per il bel lavoro della Lembo, con lo sfondo fatto di proiezioni a tema realizzate da un suo amico fotografo straniero e la presenza in sala dei bambini della ‘don Milani’, alcuni dei quali hanno magistralmente declamato i versi delle sue poesie. Tutto molto bello, a dimostrazione del fatto che la cultura, in tutte le sue vesti, arricchisce le menti e rende la giornata migliore a chi ne può fruire. Domani, nei locali dell’ex-Gil, ancora un evento di rilievo: l’omaggio della città al compianto maestro Ernesto Saquella, le cui opere rimarranno esposte fino al 18 ottobre. Un appuntamento irrinunciabile per gli amanti dell’arte e per chi, come noi, ha conosciuto e stimato questo grande artista.

Stefano Manocchio

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