DOPPIO SOGNO: successo al Savoia per la prima nazionale.

Una prima nazionale e di grande livello quella vista ieri sera al Teatro Savoia di Campobasso.
“DOPPIO SOGNO (EYES WIDE SHUT)”, il titolo dello spettacolo “costruito” sulle scende del Teatro del capoluogo, in una prima che ha visto la presenza di un pubblico particolarmente attento ed appassionato, oltre che numeroso.
Una prima assoluta della messinscena, scritta e diretta da Giancarlo Marinelli, tratta dall’omonimo racconto di Arthur Schnitzler e che vede tra i suoi personaggi la celebre Ivana Monti, Caterina Murino (stella del cinema, famosa come Bond Girl nel film “Casino Royale”), Giorgio Lupano nei panni di Daniel Fridolin, Rosario Coppolino, oltre che il campobassano Simone Vaio, Andrea Cavatorta, Francesco Cordella e Serena Marinelli.
Per la prima volta in teatro, dunque, “Doppio sogno (Eyes wide shut)” una novella traumatica che fonde in modo assai compiuto il sogno e la realtà, Freud e il romanzo d’appendice e da cui Stanley Kubrick, con il film “Eyes Wide Shut”, ha creato uno dei suoi capolavori.
Tante storie in una, in un ritmo incalzante e mai statico, ambientate in una Vienna che altalena tra atmosfere di metà novecento e tecnologie contemporanee. Tradimenti, drammi familiari, relazioni e pensieri intimi e proibiti, in una realtà parallela che vede un Giorgio Lupano vivere emozioni, riflessi e crucci, all’interno di un percorso mentale per nulla scontato e prevedibile.
Un dramma, questo, che offre a tutti gli attori l’opportunità di presentarsi e mettersi al giudizio del pubblico, attraverso pochi ruoli determinati ma ricchi di monologhi impegnativi e spesso molto appassionanti, senza mai essere banali.
Crimini, follie, desideri e semplice amore alla base di uno spettacolo che certamente riscuoterà successo, grazie alla popolarità degli attori, ma anche alla sceneggiatura di un testo complicato e non semplice da rappresentare in teatro.
Bellissima e preparata la Murino che affascina con la sue movenze, tenero e toccante il campobassano Simone Vaio, versatile ed eclettico Rosario Coppolino, toccante e poliedrico il protagonista Giorgio Lupano e straordinaria Ivana Monti che dona allo spettacolo quell’aura calda e materna in un cast di giovani e promettenti attori.
Dunque buona intuizione e un’altra scommessa vinta dalla Fondazione Molise Cultura e dal suo Direttore Sandro Arco, che ha inteso mettere a disposizione della produzione per alcuni giorni il Teatro Savoia per l’allestimento, per poi ricevere una prima nazionale che, con ogni probabilità, vedrà molta attenzione su di sé da parte della critica ma anche del pubblico che avrà l’opportunità di gustare uno spettacolo intenso, ben articolato e cadenzato nei tempi e nel ritmo.
Un’azione positiva e degna di nota, questa, che avvalora ancora di più una stagione teatrale che sta andando al di là di ogni aspettativa, registrando il tutto esaurito ad ogni spettacolo.
Dopo anni di buio o semplice crepuscolo il Savoia, in tutto il suo splendore, è tornato a coprire il ruolo che gli spetta all’interno del panorama culturale regionale, attraverso una offerta artistica diversificata, con tanto teatro ma anche danza e musica, il tutto accomunato dal denominatore dell’alta qualitatà.

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