Ora la questione passa direttamente ai singoli Stati che dovranno decidere che tipo di misure adottare, ad esempio strumenti economici come imposte e prelievi, oppure obiettivi nazionali di riduzione e restrizioni alla commercializzazione. Soddisfatto ma anche preoccupato Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, che al termine della riunione ha dichiarato. “Ci siamo mossi per risolvere un gravissimo problema ambientale che è sotto gli occhi di tutti. Con l’impegno di tutti gli Stati sarebbe possibile ridurne il consumo anche dell’80 %. Alcuni Stati membri hanno già raggiunto grandi risultati.” A fare da sparring a quanto adottato dai vertici di Bruxelles anche una consultazione pubblica che ha messo in evidenza come nove europei su dieci ritengono che la perdita di biodiversità è un problema da affrontare e risolvere, e in base al nuovo Eurobarometro Flash, il 38 % degli intervistati afferma di fare uno sforzo personale per proteggere la biodiversità. Parola che purtroppo molti ignorano, a causa gli interessi economici che spingono a disattendere alle normative emanate in materia ambientale che, ogni anno, è costretta a soccombere tanto da creare distonie al sistema sempre più compromesso, sempre più in degrado.
Massimo Dalla Torre