Bregantini: “Campobasso diventi realmente città della pace per tutto l’anno”

I ringraziamenti di Monsignor Bregantini per la 46° Marcia della Pace

Fu del 31 dicembre 1968 la prima Marcia di Capodanno a Sotto il Monte – Bergamo (23 Km) dal titolo “La pace non è americana, come non è russa, romana o cinese; la pace vera è Cristo” (padre Davide Turoldo), voluta per contestare il modo consumistico di iniziare l’anno e per appoggiare l’impegno per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza. Le marce vennero dedicate al tema della “Giornata Mondiale della Pace” istituita da papa Paolo VI, il primo giorno dell’anno, fin dal 1968. E’ stato Pax Christi a promuovere la prima marcia per la pace nella notte di  Capodanno, per raccogliere e valorizzare la profetica intuizione di Paolo VI di vivere il primo giorno dell’anno come Giornata Mondiale della Pace.

Poi, si sono affiancati, in stretta collaborazione la Conferenza episcopale italiana (Cei), la Caritas e l’Azione Cattolica oltre alla diocesi ospitante. La 46esima Marcia Nazionale per la Pace il 31 dicembre 2013 si è svolta a Campobasso. “Fraternità, fondamento e via per la Pace” è il tema scelto da Papa Francesco per la 47^ Giornata Mondiale della Pace, il 1° gennio 2014,  intorno al quale hanno fatto riferimento tutte iniziative culturali, sociali, di carità, di spiritualità in preparazione alla Marcia e sarà il tema lungo tutto l’anno 2014 per le altre iniziative in programma per la città della Pace. Il corteo della Marcia  si  è aperto con  la frase di monsignor Bregantini “Fraternità e Pace” e la “Croce di Lampedusa” di 1 metro e mezzo di dimensioni, costruita con le assi delle barche che hanno trasportato i migranti nel Mare Nostrum .Ad onorare la marcia anche la presenza di Michele del Giudice, camminatore e pellegrino simbolo della via Francigena a piedi da Canterbury a Gerusalemme, in compagnia del Bordone della Pace. Circa 3000 i pellegrini, in marcia per la pace, che hanno animato l’itinerario con la Celebrazione Eucaristica conclusiva in Cattedrale proprio il 31 dicembre. Il messaggio più bello è arrivato dal Pontefice, nel primo “Angelus” del 2014 Papa Francesco ha ringraziato con gratitudine le tante iniziative di preghiera e impegno che si sono svolte in ogni parte del mondo, in occasione della Giornata mondiale della Pace. “Ricordo in particolare la marcia nazionale che ha avuto luogo a Campobasso, organizzata da Cei, Caritas e Pax Christi”.  Parole, quelle pronunciate da Papa Francesco , accolte con grande gioia dai pellegrini e da monsignor GianCarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano e presidente della Commissione lavoro, giustizia e pace della CEI. Alla Marcia hanno partecipato tra gli altri moltissimi giovani che, attraversando le strade del capoluogo molisano, hanno fatto alcune tappe significative come quella alla mensa Caritas e quella al carcere, per non dimenticare chi chiede una nuova opportunità ed un futuro migliore.
Colma di significato anche l’omelia fatta da Bregantini durante la cerimonia di chiusura della marcia nella Cattedrale di Campobasso: “invito tutti a costruire ponti e non aratri e lance, a mettere al bando la cultura dell’indifferenza, il dramma di Lampedusa, le bocche cucite, i muri dei centri di accoglienza che si fanno sempre più alti e soprattutto a mettere al bando la guerra. Non ha senso costruire aerei che sono pensati per distruggere, che scompaginano un bilancio, se è vero che un solo F35 costa 130 milioni di euro. Quanti trattori si potrebbero costruire con lo stesso importo”. Nel ringraziare per la riuscita dell’evento monsignor Bregantini afferma: “sono convinto che la nostra città di Campobasso e il Molise tutto ha saputo rispondere con grande consapevolezza e gioiosa partecipazione alla Marcia. Siatene tutti fieri, capaci di cogliere questo come uno stimolo ulteriore a nuove forme di partecipazione, religiosa, culturale, sociale e politica. Anche l’alta partecipazione dei giovani è la dimostrazione, attesa e gradita, che se ben animati anche i giovani sanno rispondere a ideali forti e valori incrollabili. Dobbiamo però rendere sempre più attrattive queste mete di solidarietà e di impegno sociale. Tocca a noi tutti non deludere i cuori dei giovani e dimostrare con i fatti che realmente la Pace è basata sulla fraternità. Proprio per questo riesprimo la mia e nostra vicinanza alle fatiche aziendali della GAM e dell’ITR, insieme ad altre piccole aziende in difficoltà. La marcia ci ha dato uno scossone positivo, ci ha aiutato ad uscire dall’indifferenza. Campobasso diventi realmente città della pace per tutto quest’anno”.

MDL

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