Vigilanza presso gli Ospedali, Fismu: attuare procedure che garantiscano la sicurezza

Con vivo piacere e soddisfazione, apprendiamo oggi, che in seguito all’incresciosa vicenda
accorsa giorni addietro al nostro collega anestesista dell’ospedale F. Veneziale di Isernia – dichiara la responsabile della continuità assistenziale F.I.S.M.U. Molise dott.ssa Giuseppina
Rocchio – ci sia stato un interessamento sia del questore Roberto Pellicone, per intensificare la
vigilanza presso il nosocomio, sia del nostro Direttore Generale Oreste Florenzano, per rafforzare il sistema di videosorveglianza.


La F.I.S.M.U. plaude a queste iniziative, ma deve stigmatizzare la necessità di non creare figli
di un Dio minore, riferendoci alle condizioni in cui si trovano ad operare i medici di continuità
assistenziale. La continuità assistenziale (ex guardia medica) annovera numerosissimi episodi di violenza subita: dalla violenza sessuale alla violenza verbale, alle percosse, e ancor più grave, agli omicidi.


Questo si verifica a livello nazionale e purtroppo non di meno a livello regionale.
Si è parlato tanto della sicurezza delle sedi, ma ad oggi tutto tace. F.I.S.M.U. Molise si è fatto più volte portavoce – asserisce il dott. La Vecchia Ernesto, Segretario Regionale – nei confronti dell’Asrem e della Direzione Generale della Salute e nonostante i numerosi incontri avuti in merito, ancora oggi non si riesce ad attuare neanche uno dei provvedimenti semplici, da noi suggeriti, per rendere più sicure le varie postazioni di guardie mediche, che spesso sono ubicate in posti molto isolati (l’installazione di un videocitofono, di un segnale acustico che allarmi il vicinato, sarebbero di facile attuazione, meglio ancora se si dotasse il medico in servizio di rilevatore gps collegato alla centrale 118).


E’ nostro auspicio – conclude la dott.ssa Rocchio – che da questo increscioso episodio accorso
al collega anestesista, possa finalmente scaturire una rivalutazione delle proposte presentate,
così da rendere ragione ad un servizio, come quello della ex guardia medica, attuando procedure che garantiscano la sicurezza nello svolgimento di una funzione indispensabile per la tutela della salute pubblica.

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