Vertenze lavoro, Petraroia: unità e responsabilità per sostenere le imprese e fermare la fuga dal Molise

Questa mattina le istituzioni regionali saranno al fianco delle rappresentanze sindacali al Ministero del Lavoro per salvaguardare i dipendenti della 3G S.p.A.  Domattina la Regione Molise alle 10.00 sarà in Prefettura per ricercare insieme ai sindacati di categoria e al Prefetto una soluzione per i lavoratori dello Zuccherificio del Molise, e mercoledì 7 ottobre p.v. sarà all’Unità di Crisi del Ministero dello Sviluppo Economico per costruire insieme alle parti sociali un percorso per i dipendenti della ITTIERRE e della GAM.
Se si agisce con senso di responsabilità e unità d’intenti, così come concordato con il Patto per il Lavoro del 7 agosto 2014 sul MOLISE CHE NON SI ARRENDE, sarà più semplice tutelare i diritti del territorio e sarà più agevole cogliere risultati positivi nel rapporto con il Governo.  In una fase di tagli lineari al bilancio dello Stato che hanno messo in discussione, non solo gli equilibri contabili dei comuni, ma hanno anche determinato il superamento delle province e limitato fortemente i margini di manovra delle regioni.
Se a ciò si aggiunge che i tagli delle ultime manovre finanziarie obbligano lo Stato a ridurre la propria presenza sui territori chiudendo presidi fondamentali in aree già provate da difficoltà e disagi, come ad esempio la Provincia di Isernia, ne consegue un quadro emergenziale che impone la ricerca di un oculata convergenza delle comunità locali a tutela e salvaguardia dei propri diritti e delle proprie prospettive. Però come sovente capita in queste circostanze, le classi dirigenti locali anziché rimanere unite e lottare insieme per difendere il Molise, fanno a gara a chi è più irresponsabile in un gioco a perdere in cui i problemi vengono sollevati ad arte per lavarsi le mani e la coscienza chiamandosi fuori da ogni responsabilità. Lo spirito del PATTO PER IL LAVORO sul MOLISE CHE NON SI ARRENDE rappresenta, al contrario, un riferimento culturale e un modello a cui ispirarsi sia per gestire le vertenze di lavoro che per disegnare le linee per il rilancio economico regionale.
Se si trova un minimo comune denominatore che unisce istituzioni e parti sociali si farà fronte con maggiore efficacia al disegno di riordino dello Stato salvaguardando il Molise e la Provincia di Isernia.

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