Vertenza GAM, appello dei sindacati alla politica: tutti si adoperino fattivamente per ricercare una soluzione positiva

L’incontro che si è tenuto in data 15/02/2017 presso il Mise è stato un incontro serrato sia con l’azienda che con la Regione Molise, qualche passo avanti si è fatto ma ancora tanto va costruito, nei pochi giorni che ci separano dalla data di aggiudicazione del bando. L’impegno rimane quello di passare per l’assemblea dei lavoratori prima di sottoscrive l’accordo.
C’è la consapevolezza che la vertenza GAM è una vertenza molto complessa il cui obiettivo deve essere quello della tutela dell’occupazione e del rilancio della filiera avicola ma, affinché questo accada, occorre guardare con oggettività alla complessità delle ragioni che sono dentro questa vertenza.
Sappiamo che Amadori –Agricola Vicentina- è il secondo competitor nel settore e sappiamo che finanziariamente è solido ed ha un proprio mercato, nell’incontro ha ribadito le sue intenzioni a investire nel Molise e la rigidità di essere coerente con le sue politiche aziendali al fine avere economie sostenibili.
C’è stata apertura rispetto percentuali di lavoratori a tempo indeterminato a fronte di tutto avventiziato e alla possibilità nel tempo di negoziare percentuali più ampie di tempi indeterminati e a negoziazioni di II livello, tuttavia i numeri rimangano quelli cioè: 170 lavoratori del bacino GAM da impiegare nell’incubatoio negli allevamenti e nel macello e da ricollocare via via rispetto alle tempistiche di attuazione degli investimenti previsti.
E’ apprezzabile che la Regione si sia impegnata con Amadori a definire un accordo quadro che favorisca l’azienda nel superamento di tutti gli intoppi giuridici che possono condizionare la tempistica di avvio delle attività, ma questo non è sufficiente. Dobbiamo interrogarci e preoccuparci del grande numero di lavoratori che con certezza nelle attività della filiera avicola non ci entreranno più.
I lavoratori e le lavoratrici della GAM sono già avanti con l’età e tra 36 mesi lo saranno ancora più! Il problema dell’età avanzata, le prescrizioni mediche di chi ha sempre lavorato nei lavori a catena, il mutato scenario normativo degli ammortizzatori ci descrivono una situazione drammatica.
Questi lavoratori non devono rimanere soli e non deve essere affidata loro la responsabilità di rilanciare la filiera avicola, il poco ipotizzato in termini di garanzie è ancora tutto da verificare e costruire.
Come non pretendere dalla politica a tutti i livelli Istituzionali, l’impegno a ricercare oggi la risposta da dare a tutti i 280 lavoratori. I lavoratori devono avere la certezza di un percorso certo da qui ai prossimi 36 mesi con condizioni omogenee per tutti.
Rinnoviamo l’appello alle Istituzioni regionali e nazionali e a tutte le forze politiche affinché una volontà politica unitaria faccia sentire con forza al Governo Nazionale ai Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro la complessità della vertenza GAM e che tutti si adoperino fattivamente per ricercare una soluzione positiva positivo della stessa, questo per il bene di tutto il Molise.
Fai Cisl AbruzzoMolise
Flai Cgi Molise
Uila-Uil Molise

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