‘Uomini e territori’: gli studenti molisani a scuola di sviluppo rurale Bambini e ragazzi ‘assaggiano’ il metodo agro-pastorale dei Colantuono

Dopo le prime due giornate, caratterizzate dal confronto su ruralità e innovazione tra amministratori, produttori e promotori turistici, ‘Uomini e territori’ ha proposto sabato 14 novembre il suo appuntamento più atteso: l’incontro tra i giovani delle scuole molisane e lo sviluppo rurale, con ‘esercitazione’ tecnica sulla transumanza. La manifestazione organizzata in piazza Pepe dall’Agenzia di sviluppo rurale Moligal, con il supporto della Regione Molise, ha puntato forte sulla formazione, nello specifico quella di matrice esperienziale. I bambini del Convitto ‘Mario Pagano’ e gli studenti dell’Istituto tecnico agrario di Campobasso hanno infatti avuto modo di conoscere a fondo la famiglia Colantuono che è ormai l’unica in Italia a praticare la transumanza di bovini, in forma orizzontale.

Dopo aver penetrato il fenomeno tipico legato ai tratturi, attraverso le immagini e i testi di un  video realizzato da Pierluigi Giorgio, gli studenti hanno potuto apprezzare dal vivo il mestiere di Franco Colantuono, all’opera con la realizzazione di una treccia. A soddisfare la curiosità dei ragazzi, presi dalla lavorazione del formaggio e dai lenti e sapienti movimenti del ‘casaro’ di Frosolone, è stata Carmelina Colantuono, la donna scelta come esempio del ‘Molise che produce’ a Expo. Alla realizzazione dei nodini e della traccia, contestualmente alla spiegazione della tecnica di preparazione del noto caciocavallo podolico, é seguito l’assaggio della colazione del pastore, preparata con prodotti di qualità, tutti molisani. Per i ragazzi é stata un’occasione importante di approccio a una realtà produttiva molisana che sa farsi valere ben oltre i confini regionali. Per ‘Uomini e territori’, invece, è arrivata la conferma che ruralità e innovazione possono e devono convivere. Come insegna Expo. Bambini prima, e ragazzi poi, hanno ‘sommerso’ di domande Carmelina Colantuono.

Grande curiosità per la vita dei pastori del terzo millennio e per le caratteristiche di qualità dei formaggi. La degustazione ha entusiasmato i ragazzi che hanno assaporato la treccia realizzata davanti ai loro sguardi interessati e stupiti. I giovani hanno rappresentato l’elemento in più di dei ’tre giorni’ in cui la vocazione rurale delle prerogative paesaggistiche e professionali del Molise è emersa spontaneamente e nella sostanza. Concreto è stato ad esempio il confronto fra gli addetti ai lavori sulle “Idee per lo sviluppo rurale dopo Expo”. L’Esposizione universale ha lanciato la volata a tanti progetti che coniugano la ruralità dei cibi genuini con l’innovazione e lo sviluppo in rete e sulla rete (internet). Progetti già in cantiere, oppure iniziative nate dal confronto. Seduti nel salotto rurale del ‘Vivaio Molise’ tanti sindaci e amministratori, produttori, imprenditori ed esperti di un turismo ‘condiviso’ che punta sul buon mangiare e sulla promozione del paesaggio. Fra questi, il Direttore di Asvir Moligal, Nicola Di Niro, il Presidente del Moligal, Antonio Francioni, il Direttore del Servizio di coordinamento e Gestione delle Politiche europee per Agricoltura e Sviluppo rurale, Gaspare Tocci, il sindaco (direttamente dalla Provenza) ed esperto di turismo sostenibile Jacques Decuignier e il ‘tecnico’ del marketing territoriale Bruno Bertero, arrivato dal Piemonte.

Sullo sfondo delle parole, dei fatti e dei prodotti, le immagini della transumanza, le prelibatezze del food track e la regia finale del Moligal. Tutto, manifestazioni, temi e coinvolgimento delle scuole, concepito nell’ambito della più ampia attività di programmazione strategica Approccio Leader 2007-2013. Il percorso verso il ‘Parco rurale’ del Molise è ancora lungo, ma la strada imboccata, fra lavoro, eccellenze, innovazione ed esperienze condivise, è quella giusta.

 

 

 

 

 

 

 

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