Università/ Costituita la sezione regionale Simpios

Riceviamo e pubblichiamo

Negli ultimi anni numerose istituzioni nazionali, società scientifiche e associazioni professionali di diversi paesi hanno definito le componenti essenziali dei programmi per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza, tra cui la disponibilità di personale dedicato, l’attivazione di sistemi di sorveglianza mirati e la predisposizione di programmi per il miglioramento degli standard professionali. Un’esigenza scaturita dalla consapevolezza che le complicanze infettive rappresentano un’importante causa di malattia e mortalità per i pazienti assistiti, sia in regime di ricovero sia ambulatoriale, negli ospedali, ambulatori e strutture socio-assistenziali. Tali infezioni possono condizionare negativamente l’esito dei processi di diagnosi e cura e sono responsabili di elevati ed ulteriori costi per il servizio sanitario nazionale e per il nonché per il paziente stesso. In Italia, si stima che dal 5 all’8% dei pazienti ricoverati (450-700.000 persone) sia colpito da un’infezione ospedaliera – soprattutto delle vie urinarie, di quelle che colpiscono la ferita chirurgica, polmoniti e sepsi – e che per 4500-7000 soggetti l’infezione sia la causa principale o accessoria di morte. L’impatto economico sul sistema sanitario è superiore a 1.000.000.000 di Euro all’anno e l’onere maggiore è rappresentato dal prolungamento della degenza; tra il 7,5 % e il 10 % delle giornate di ricovero è, infatti, imputabile all’insorgenza di una complicanza infettiva. Poiché l’applicazione di un programma efficace di interventi di sorveglianza e controllo può prevenire fino al 30% delle infezioni ospedaliere, questo dovrebbero rientrare fra gli obiettivi prioritari delle politiche di miglioramento della qualità e di gestione del rischio in Sanità.
Alla luce di questa acquisita consapevolezza, la SIMPIOS, associazione fra professionisti di varia formazione (igienisti, epidemiologi, infettivologi, microbiologi, anestesisti, infermieri, farmacisti) impegnati nell’ambito dell’assistenza, della ricerca e della formazione, si propone di integrare i contributi delle diverse competenze coinvolte nello studio e nella prevenzione delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali e di valorizzare la professionalità del personale dedicato, nonché di promuovere, anche di concerto con Istituzioni e Enti Pubblici, Associazioni Professionali e altre Società Scientifiche, la realizzazione di strumenti di lavoro (linee guida, procedure validate, documenti di consenso), l’organizzazione di iniziative di formazione e aggiornamento e l’attivazione di iniziative di ricerca. In tale ottica, è stata di recente costituita la sezione regionale per il Molise della SIMPIOS, precedentemente accorpata all’Abruzzo, che vede come delegato responsabile il Prof. Giancarlo Ripabelli, Ordinario di Igiene al Dipartimento di Medicina e di Scienze della Salute “V. Tiberio” di UniMol.
La presenza autonoma sul territorio di riconosciute società scientifiche, in grado di fornire supporto al complesso mondo delle Professioni sanitarie ed alle attività assistenziali, coerentemente con le più innovative conoscenze basate sull’evidenza, contribuirà al miglioramento di quegli standard qualitativi richiesti nella pratica medica, a totale beneficio del territorio, della sua popolazione e dei pazienti che si rivolgono alle strutture sanitarie regionali. Ancora una volta le concrete attività del Gruppo di Igiene UniMol favoriscono una ricaduta utile al territorio, alla popolazione ed alla sue prospettive di qualitàviamo e pubblichiamo

Ufficio Relazioni e Comunicazioni Istituzionali

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