Un nuovo centrosinistra, in vista delle prossime regionali, con il PD (vero)

Si è tenuta nella mattinata di venerdì 23 giugno a Campobasso la conferenza stampa di sei esponenti di partiti appartenenti al centro sinistra per illustrare le iniziative unitarie che saranno messe in campo in vista dell’appuntamento delle prossime elezioni regionali. Presenti Michele Durante ( Lab – Possibile), Danilo Leva (MDP – Articolo 1), Nicola Macoretta ( Comunisti italiani), Vincenzo Notarangelo (Sinistra Italiana), Ivan Perriera ( Italia dei valori), Roberto Ruta (PD). Ricostruire un nuovo Centro sinistra è la priorità, e per momento i sei promotori del progetto si sono autoesclusi dallo scendere in campo in prima linea.In sala, presso il Livre, Michele Petraroia, Massimiliano Scarabeo, Augusto Massa, Costanza Carriero, Emma De Capoa, Francesco Totaro,  Alessandra Salvatore, il capogruppo PD Giose Trivisonno, Giuseppe D’Elia , Giuseppe Rossi  l’ex assessore regionale Angelo Di Stefano, l’avvocato Mimì de Angelis.
Rappresentanti, come è stato più volte sottolineato nel corso dell’incontro, di una parte del centro sinistra, l’idea di “ricostruire” il centro sinistra regionale sarà ampliato ed allargato nel corso dei prossimi mesi.
Prende la parola Michele Durante: ” mi trovo qui, con l’idea netta ed improrogabile di ricostruire un centro sinistra credibile, attivo, sensibile, reale e prima di tutto produttivo. I prossimi appuntamenti non solo solo elettorali, ma sono appuntamenti con la storia, con la ricerca dei bisogni della collettività. Gli argomenti che condivido con questo gruppo sono quelli della Legge sulla Buona Scuola, la Riforma sul Lavoro, la Riforma Ambientale e della Pubblica Amministrazione, la Riforma Costituzionale, tutte iniziative imposte dal Governo, non le accetto a livello nazionale nè a quello regionale. Dobbiamo ripartire dai diritti che devono essere garantiti costituzionalmente, no privatizzazione dell’acqua, si a sanità di qualità, no alla speculazione energetica e si al rispetto dell’ambiente, si alle riforme per il lavoro, la nostra regione effettivamente è carente di un vero assessore al lavoro in un periodo di crisi così grave. Questi sono i motivi per cui io voglio che un nuovo centro sinistra cambi modo di fare politica e confermo il mio appoggio a questo nuovo progetto”.
La parola passa all’onorevole Danilo Leva. ” La nostra presenza oggi rappresenta la volontà di riunire il centro sinistra, riunire secondo i valori ed i principi fondanti, di una coalizione, che in questa regione sono stati smarriti da troppo tempo. Vogliamo riunire il centro sinistra intorno ai temi della sanità pubblica, del lavoro, se pensate che il 46% dei giovani oggi è disoccupato, intorno agli investimenti pubblici, alla qualità dell’ambiente, battendoci come abbiamo fatto in questi anni contro chi voleva saccheggiare questa Regione. In continuità? No in totale discontinuità con le decisioni di questo governo regionale.Quelle politiche adottate con i valori ed i principi del centro sinistra non centrano nulla. In questi anni sono stati traditi fiducia e speranza dagli elettori molisani. Siamo convinti che da oggi si apre un percorso importante che sarà significativo per l’intera regione, siamo sicuri che chi oggi mostra arroganza ed autosufficienza sarà motivo per i cittadini di riflessione”.
Interviene Nicola Macoretta: ” La mia presenza oggi manifesta la volontà, della sinistra comunista, di una voglia di ricostruzione. Stiamo provando oggi a ricostruire il centro sinistra come si sta operando anche a livello nazionale, se si pensa che questo nuovo Partito Democratico ha portato delle vere e proprie controriforme a governo. Si sta cercando di ricostruire un centro sinistra che sia davvero in grado di rappresentare bisogni e diritti dei cittadini. In Molise viviamo un governo di centro sinistra che di fatto ha escluso buona parte dei partiti di sinistra, un governo autoreferenziale, un uomo solo al comando. Ripartire oggi è essenziale, per un governo ed una regione diversa, coinvolgendo la parte attiva della società”.
Interviene quindi Vincenzo Notarangelo: ” Rappresento una sinistra radicale, progressista, autentica nei contenuti. Il contributo che voglio portare è quello di chi partendo dalla società vuole offrire una visione reale, vogliamo ripartire da un centro sinistra che dia risposte reali alle grandi vertenze, così come ai piccoli imprenditori. Non si può tralasciare il diritto alla salute e la situazione che stiamo vivendo in Molise. e’ necessario ripartire insieme, ed insieme al popolo”.
Ivan Perriera nel suo intervento è più incalzante. ” Rappresento l’Italia dei Valori che appoggia questo gruppo di centro sinistra, questi rappresentanti del PD. Al governatore Frattura no imputo colpe della situazione che ha trovato, ma del lavoro, dei progetti, delle risposte che non ha dato. Non sappiamo oggi chi sarà il candidato governatore rappresentativo di questo nuovo centro sinistra, ma posso affermare che il mio appoggio è presente perchè sarà un candidato diverso da Frattura. Io non sono molisano, la mia è stata una scelta e non accetto che la regione sia ridotta in questo modo, ho aderito al progetto di Ruta perchè amo il Molise. Non nego che ho avuto critiche anche pesanti, rispetto alla mia adesione, questo conferma l’autoreferenzialità di questo governo regionale, che non fa bene. Qualcuno mi ha ricordato che Ruta e Leva vollero Frattura a capo della Regione Molise   ma oggi, con noi, puntano a rimediare all’errore commesso nel 2013, io apprezzo questo atteggiamento”.
Atteso alla fine l’intervento del senatore Roberto Ruta, che effettivamente, come le scorse elezioni regionali, è il regista di questa coalizione, della nascita di un “Ulivo 2.0″, come provocatoriamente ha affermato. ” Il nostro programma sarà fatto da 5 misure, 5 ( e non 4) punti cardinali su cui ragioneremo per ricostruire un nuovo centro sinistra. Oggi vi dico che il PD, quello vero, farà parte di questo progetto. Voglio oggi sottolineare il fallimento, il punto di non ritorno del piano Operativo Sanitario, che oggi non è più modificabile, che per tre anni consecutivi abbiamo combattuto, abbiamo ragionato, ed oggi ci troviamo con una proposta cristallizzata, modificabile solo con una nuova Legge dello stato, ma che non dipende più dal Molise. Questa decisione rappresenta il punto di non ritorno, a cui ci si arrende. Per questo bisogna prendere il coraggio a due mani ed iniziare una nuova storia che ha un obiettivo, quello di fare una straordinaria vicenda, il nostro futuro comune, il futuro del “popolo” di centro sinistra, dove valori, idealità, scelte di vita, scelte comportamentale distinguono una vicenda di anni e di passioni. Bisogna rigenerare un entusiasmo collettivo. Questo progetto ha suscitato inaspettatamente una reazione su territorio al di là delle nostre aspettative. Si respira in regione la voglia di cambiare, a tutti i livelli. Vogliamo dar vita a una ‘meravigliosa creatura’, un ‘Ulivo 2.0’ che faccia da Laboratorio in Molise per poi veicolarlo a livello nazionale”.

Domanda lecita la scelta del candidato passerà attraverso le primarie? ” Pultroppo, le primarie non sono previste. All’Assemblea PD è stato detto NO alle primarie, a livello regionale”.
I giornalisti presenti hanno sottolineato anche il distaccamento all’interno del PD, tra i suoi due rappresentanti Governatore e Segretario regionale, e gli appartenenti anche tra i consiglieri regionali. A quali alleanze allora sarà aperto questo nuovo progetto? Ruta precisa: ” A questo progetto, ripeto, farà parte il PD vero, non le possibili alleanze con Alfano o Rialzati Molise. Il Partito Democratico è nato per fare il centro sinistra”, chiara allusione alla situazione attuale regionale.
MDL

 

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