UIL: “La politica che non porta soluzioni non merita il suo stipendio”

Si è svolta dinanzi il Comune di Campobasso, una conferenza stampa convocata dalla Segreteria Regionale della Uil. Una convocazione non casuale, considerato che la giornata di oggi segna un anno dalla Marcia per il lavoro organizzata unitariamente dai sindacati nel 2014 e che vide la partecipazione di migliaia tra lavoratori, pensionati e disoccupati.

Dunque, partendo da quell’evento, stamane i tre rappresentanti della Segreteria Regionale (Tecla Boccardo assente perché fuori città), hanno voluto fare il punto sulla situazione, provando a toccare tutti i temi principali che riguardano crisi e vertenze aperte.

Ha aperto la conferenza Carmine Battaglia A distanza di un anno dalla Marcia per il Lavoro che ci vide  protagonisti di una forte rivendicazione affinché venissero offerte risposte concrete alle centinaia di lavoratori molisani in difficoltà, constatiamo, purtroppo, che la situazione non solo è rimasta pressoché invariata su molti aspetti, ma che è anche peggiorata su altri fronti. Una anno, questo, che ha visto le grandi vertenze restare ferme al palo, con una Gam e la filiera avicola  sprofondate, uno Zuccherificio che a causa di beghe tutte politiche sta rischiando seriamente la sua sopravviveva come presidio industriale, l’Ittierre che vede una passerella di imprenditori sbarcare in Molise, impostare piani industriali e di rilancio, per poi andar via alla prima difficoltà. La sanità regionale quotidianamente, invece, vede una diminuzione in termini di servizi con la diretta conseguenza della perdita di posti di lavoro di precari che per anni hanno sostenuto un sistema gestito con approssimazione e superficialità. Solo sull’area di crisi registriamo i progressi nell’iter per il riconoscimento ma adesso è necessario che il Ministero firmi prima della pausa estiva il Decreto così da poter avviare tutte quelle azioni mirate per la ripresa dell’economia nel tessuto industriale di quell’area del Molise.”

Ha preso la parola successivamente Roberto D’Aloia che ha aggiunto “Tra le decine di vertenze e difficoltà settoriali un’altra che riveste un ruolo particolarmente importante è quella riguardante le imprese edili che vantano crediti dallo Stato e dalla Regione ma che continuano a licenziare operari e dipendenti, strozzati dalle tasse e da un sistema per l’accesso agli appalti che diventa sempre più discriminante. Un settore questo che avrebbe bisogno di dinamismo e proposte e che se riavviato porterebbe incredibili benefici a tutto il territorio ed al tessuto economico, Sul tema abbiamo sentito anche il grido di allarme delle associazioni di categorie che provano a incalzare il sistema dei pagamenti, ma purtroppo senza concrete soluzioni.

Ha concluso il segretario regionale della UilTucs, Pasquale Guarracino il quale si è concentrato sui problemi afferenti la sua categoria: “Il settore dei servizi vive una vera e propria emorragia di personale a causa del ritardo nei pagamenti da parte degli Enti appaltanti. Il personale del Korai, ad esempio, che dovrebbe dare slancio al turismo ed alle attività connesse  intravede sempre più tangibile  il proprio licenziamento dopo anni di rimbalzi istituzionali. Il tutto mentre si millantano azioni di sistema ma partendo da una Legge del settore turistico che risale al 1978. Come si può ragionare di turismo con questi presupposti e con un delegato che non abbiamo visto e sentito, si chiede Guarracino che poi ha aggiunto “I lavoratori della Molise Dati stanno rimanendo senza il loro stipendio mentre la loro governance, indifferente, continua a percepire centinaia di migliaia di euro.

In definitiva, senza esempi ulteriori, la questione è che mentre gli ammortizzatori sociali stanno terminando ovunque, la politica sembra aver perso tutte le ricette che possedeva quando era all’opposizione. Per carità, proveniamo da governi precedenti in cui si è avviato il processo di decadimento di questo sistema, ma l’attuale governo su cui si scommetteva per la ripresa,  non ha che peggiorato la situazione economica molisana.

Poi una sferzata Guarracino la riserva alla questione che vede protagonista il Segretario del PD Fanelli: “Una soluzione però il Governo regionale sembra averla trovata e riguarda la lavoratrice Micaela Fanelli, che risulta essere anche il Segretario del Pd del Molise. Nel suo caso, infatti, con impegno e precisione una soluzione occupazionale si è individuata. Poi, dei 3000 nuovi posti di lavoro annunciati da Frattura non ne ho traccia, dunque per me ne è uno soltanto uno e degli altri 2.999 non ne ho contezza.

Allora, ha concluso Guarracino, visto che il lavoro della politica non produce, non vedo perché i nostri amministratori debbano percepire i loro lauti stipendi. Non esiste motivo per sostenere e remunerare questa classe dirigente. O trovano soluzioni, oppure che  lasciassero nelle casse della Regione i loro stipendi.

 

 

 

 

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