Tutela della filiera avicola e lavoratori coinvolti, Micone: grande impegno della regione

Con la seduta di venerdì 11 novembre il Consiglio Regionale, convocato d’urgenza vista la scadenza degli ammortizzatori sociali per i lavoratori del settore avicolo, ha portato a compimento tutti gli atti necessari per sostenere la fase transitoria che porterà alla ripresa della produzione e alla salvaguardia dei livelli occupazionali.
“La Regione Molise ha effettuato un lavoro intenso ed incessante credendo nella centralità della filiera nel contesto socio economico regionale. L’impegno è stato rivolto dapprima alla individuazione dell’interlocutore privato cui affidare l’attività produttiva, condizione necessaria e propedeutica all’effettivo rilancio della filiera. Le istituzioni regionali hanno quindi dovuto e continueranno a monitorare, il mantenimento dei livelli occupazionali dei lavoratori coinvolti che in attesa del concreto subentro della nuova compagine societaria, dovranno regolarmente fruire degli ammortizzatori sociali. Con l’intervento del Consiglio Regionale nella seduta monotematica dell’11 novembre, la Regione si è fatta carico delle garanzie che permetteranno ai lavoratori di transitare verso un percorso di ricollocazione lavorativa, in un’ottica di effettiva conciliazione di politiche attive e passive”, sottolinea il Consigliere Salvatore Micone, Presidente della II Commissione Consiliare in seno al Consiglio Regionale.
Abbiamo ereditato, puntualizza Micone, gli effetti e le conseguenze di una grave recessione economica che ha colpito in modo violento anche la nostra Regione, ciò implicando ingenti difficoltà e criticità gestionali nel sostegno alle imprese, al mercato del lavoro regionale e alla concretizzazione di politiche attive capaci di stimolare il tessuto socio – economico regionale. Oggi si deve pertanto continuare un lavoro sinergico per permettere di ottimizzare l’impatto sul territorio dei finanziamenti riconosciuti nell’ambito dell’area di crisi complessa, così come dei finanziamenti nazionali e comunitari che permetteranno un concreto affermarsi di politiche attive sia dal lato delle imprese che insistono sul territorio regionale che dei disoccupati ed inoccupati”.

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