Tunnel … e filiera istituzionale. Nicola Felice: alcune riflessioni

Riceviamo e pubblichiamo

Con il parere favorevole del Consiglio dei Ministri sul progetto, modificato, di riqualificazione del centro storico di Termoli, il “sogno” dell’Amministrazione Sbrocca, rivedendo una luce in fondo al tunnel. Si sblocca la procedura amministrativa di assegnazione dei lavori delle opere, la “famigerata opera epocale”.
Il provvedimento sembra avere più il sapore di una scelta politica che tecnica: mira a sostenere la parte politica affine, soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali. Appare un “colpo di coda” di una filiera istituzionale (governo,regione,comune), che dopo il risultato delle elezioni politiche, e quello prevedibile, dal caos che risulta a poche ore dalla presentazione delle liste per le prossime regionali, sembra diretto velocemente alla dissoluzione.
Salvo eventuali, e possibili, ricorsi giurisdizionali da parte degli oppositori di sempre alle opere in oggetto, il prosieguo passa alle decisioni di Giunta e Consiglio Comunale, di primaria importanza: approvazione della variante al piano regolatore generale. Il tutto, compreso l’inizio dei lavori, dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2018, dovendo rendicontare la prima trance di finanziamento, pena la perdita dei 5 milioni assegnati dalla Regione al Comune, parte pubblica del progetto di finanza.
Ciò comporta che, da oggi, le responsabilità, anche pecuniarie, finora assunte dalla sola dirigenza tecnica (RUP) ricadranno anche sugli Amministratori che approvano gli atti necessari alla realizzazione del progetto.
Ritengo che molti “abili” Amministratori, in virtù delle conseguenze, non solo politiche ma soprattutto economiche, giungeranno alla decisione tenendo ben conto non solo della coerenza di appartenenza alla maggioranza politica, come spesse volte si è avuto modo di assistere finora.
Non mancherà agli stessi “abili” Amministratori di esaminare quanto in quattro anni l’Amministrazione Sbrocca, di cui fanno parte, ha realizzato e le criticità risolte. A tal riguardo evidenzio le numerose proroghe di contratti dei servizi essenziali per i cittadini, facendo crescere i disservizi: raccolta, smaltimento dei rifiuti e spazzamento delle aree pubbliche, servizio idrico-fognante e depurazione delle acque, verde pubblico, viabilità, area cimiteriale, ….
A quelli che per “fede” credono ancora nei quattro anni di buona Amministrazione Sbrocca, forse, non resta che convincerci sulla bontà di alcune soluzioni adottate, la “fantomatica” assegnazione del servizio mensa per la durata di ben 18 anni: resta ancora da capire come sia stato possibile. Oppure cosa ha convinto i nostri amministratori sulla bontà, ma soprattutto sulla necessità di approvare la “famigerata” lottizzazione Andreoli, per la realizzazione di centinaia di appartamenti capaci di ospitare migliaia di cittadini, quando da un paio di anni, per la crisi che ci attanaglia da un decennio, Termoli è in diminuzione anagrafica, e non più capace di attrarre altrove, finita quella dei paesi dell’entroterra.
L’auspicio è che alcuni “abili” amministratori, nel riscontrare che le stesse criticità, non risolte in quattro anni, difficilmente potranno essere risolte in un anno ancora restante, giungano alla, opportuna, conclusione di cessare in anticipo l’esperienza amministrativa Sbrocca. Ciò comporterà la nomina del Commissario Prefettizio, per amministrare fino alle prossime elezioni:primavera del 2019. Periodo di amministrazione commissariale, che potrà essere utile, come di “spurgo”, anche a tanti attuali amministratori, che vorranno ripetere una nuova esperienza, confidando nella “memoria corta” di tanti cittadini elettori. Diversamente nel persistere nella corrente esperienza, giungeranno sì al traguardo finale dei cinque anni di Amministrazione Sbrocca, ma “sfiancati” e con la “lingua di fuori”. Di questo, forse, molti amministratori uscenti, sono consapevoli, e che comporterà avere poche energie e molte difficoltà per affrontare una nuova esperienza elettorale.
L’auspicio è che il risultato delle ultime elezioni politiche, e quello che in tanti già prevedono possa accadere nelle prossime regionali, possa aiutare molti degli attuali amministratori comunali, ad una attenta e maggiore riflessione, e giungere a giuste ed oculate decisioni in merito a quanto è stato prospettato, consapevoli anche che: errare è umano, perseverare è diabolico.
Nicola Felice

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