Tunnel/ Appello al Sindaco Sbrocca: fermatevi!

Tanti Termolesi avevano riversato molte aspettative sul Consiglio regionale per giungere a definizione, in scienza e coscienza, sulla famigerata Variante al P.R.G attinente alla riqualificazione dell’area centrale di Termoli, meglio conosciuta come Tunnel.
Aspettative gravemente deluse, allorquando i consiglieri regionali, abilmente, hanno deciso di non decidere, demandando il tutto all’esame delle procedure adottate dal Comune di Termoli ai dirigenti e tecnici regionali dei settori interessati.
Da quanto si è potuto capire, sembra che i tecnici regionali, in terza Commissione regionale, hanno focalizzato l’attenzione principalmente sull’iter amministrativo relativo al contributo di 5 milioni assegnato, dalla precedente Giunta Frattura, al Comune di Termoli, e che rappresenta la quota pubblica nel progetto di finanza di 19 milioni. Procedimento amministrativo ritenuto, dai tecnici regionali, incompleto non avendo il Comune di Termoli riscontrato la richiesta di chiarimenti e integrazione inoltrata nel 2015. Ciò rimette in discussione e a rischio la conferma del finanziamento stesso. A questo và inoltre aggiunto il “dubbio” espresso, in Commissione, dal dirigente regionale del settore territorio, sulla procedura seguita dal Comune di Termoli per l’approvazione della citata Variante al PRG.
Sembra che i tecnici regionali, dopo la terza Commissione, hanno richiesto ulteriori chiarimenti e documentazione per definire il finanziamento citato, mentre nulla hanno espresso, né dichiarato interrotti i tempi che consentono approvata la Variante  al PRG con il silenzio/assenso.
Quindi oggi al convincimento dell’Amministrazione comunale di avere portato a compimento una procedura tecnico-amministrativa corretta per la Variante, si oppone il “dubbio” dei tecnici regionali, e i ricorsi inoltrati al TAR dai Comitati e Associazioni avverso, da sempre, alle opere in oggetto.
Certo è che la Regione non giungendo ad una chiara conclusione, risolvendo le “ostilità” tra le parti avverse nella questione,  fa solo crescere “ammuina” tra i Termolesi.
Allo stato dei fatti, ritengo indispensabile rivolgermi al “buon senso” dell’avvocato Sbrocca, Sindaco di Termoli, con un appello accorato, fino alla “supplica”, di dare disposizione all’architetto Mandrillo, Responsabile Unico del Procedimento, di soprassedere, momentaneamente, all’assegnazione definitiva e alla stipula del contratto, finché non sia chiara la conferma del finanziamento di 5 milioni da parte della Regione, e l’esito in prima istanza dei ricorsi inoltrati al TAR, che a breve vedranno la prima udienza. Decisioni che farebbero inficiare tutto il procedimento, con il progetto di finanza a farsi “benedire”.
Qualora l’Amministrazione dovesse invece ritenere già chiusa la procedura di gara decidendo da subito di stipulare il contratto, si avrà: l’impresa messa in una “botte di ferro”, e i Termolesi con un cappio al collo. In quanto in caso di diniego del finanziamento da parte della regione, e/o accoglimento del ricorso da parte del TAR per irregolarità procedurale, o quant’altro, si aprirà un contenzioso tra l’impresa e il Comune di Termoli che vedrà, facilmente, soccombere il Comune.
In tal caso, con il contratto stipulato, i danni che l’impresa potrà avanzare saranno ben superiori ai 400.000 € circa, maturati con l’assegnazione provvisoria. Saranno milioni gli euro necessari per il ristoro all’impresa, in quanto come indicato nello schema di convenzione degli atti di gara, l’impresa potrà chiedere i danni per mancato utile sulle opere non realizzate (circa 14 milioni di €) per colpe non sue ma dell’Ente appaltante : Comune di Termoli. Inoltre si riapre il contenzioso con l’impresa NIDACO, con richiesta di danni di 6 milioni di €, già inoltrata al Comune sin dall’inizio della procedura dell’attuale progetto di finanza, in quanto verrebbero a cadere le motivazioni ( assenza di interesse pubblico) addotte in autotutela dall’Amministrazione Di Brino, per sospendere la procedura di gara.
Solo ed esclusivamente per evitare un ulteriore contenzioso e non far gravare sui Termolesi di un onere milionario, auspico che questo accorato appello venga accolto e condiviso anche dagli Amministratori comunali, tecnici e cittadini che da sempre sono stati favorevoli e si sono prodigati affinché il progetto di finanza sia realizzato.
In caso contrario, i futuri amministratori, scelti nelle imminenti elezioni, pur con tutte le loro capacità e buone intenzioni, si vedranno accrescere ulteriormente le difficoltà per far fronte allo stato  economico, che a quanto si vocifera risulta già non fiorente per: contenziosi in corso e altri possibili, debiti fuori  bilancio, cassa “piangente”, …., Facendo crescere la probabilità di un dissesto finanziario del Comune, con tutte le triste conseguenze che comporta.
Nicola Felice
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