Truffe agli anziani: i consigli della Polizia

Nei giorni scorsi nel Basso Molise, si sono registrati alcuni episodi di truffa (consumata o tentata per poche centinaia di euro) ai danni di anziani, caratterizzati dallo stesso modus operandi.
La vittima, infatti, spesso persona anziana che vive sola in casa, viene contattata telefonicamente da anonimi malintenzionati o riceve visite dagli stessi che si presentano alla porta, in modo distinto e con fare gentile , spacciandosi spesso quali funzionari delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’Inps, o addetti delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, e talvolta anche come appartenenti alle Forze dell’ordine, o addirittura nelle vesti di falsi preti o sedicenti missionari riferendo che un familiare o un prossimo congiunto (figlio, nipote, ecc..) ha avuto un incidente o si trova in ospedale, oppure deve urgentemente pagare una multa. Spesso gli stessi malintenzionati dicono di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva; o ancora il contatore del gas, della luce ecc. ma in realtà raggirano le persone facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altre cose di valore.

La vittima viene quindi sollecitata a dare del denaro che il malintenzionato promette di consegnare al familiare in difficoltà. Dopo poco si presentano presso l’abitazione della stessa una o più persone che prendono il denaro in questione promettendo di consegnare il tutto al caro congiunto. Successivamente la vittima scoprirà essersi trattato di un raggiro.

Occorre ricordare che di solito il controllo domiciliare delle utenze domestiche viene preannunciato con un avviso (apposto al portone di un palazzo o comunicato al portiere) che indica il motivo, il giorno e l’ora della visita del tecnico e nessun ente manda personale a casa per verificare l’eventuale presenza di banconote false, scusa solitamente utilizzata per vedere dove una persona conserva il denaro in casa.
Pertanto si rammenta di non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa, soprattutto se le visite avvengono in orari inusuali, specialmente se in quel momento siete soli in casa; se possibile, è opportuno controllare dallo spioncino e aprire la porta col catenaccio attaccato, chiedendo al funzionario un tesserino di riconoscimento.
Le vittime più colpite, come dimostrano le denunce, sono le persone di età compresa tra i 60 e i 90 anni.
La fiducia nei funzionari pubblici viene così tradita da chi si presenta così per poi rubare soldi, orologi o altri gioielli.
In ogni caso se si ha un dubbio, anche minimo, che la persona non sia quella che dice di essere, bisogna chiamare il 113 o rivolgersi alla Questura. È l’unico modo per cercare di non cadere nella trappola.

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