Trasporti e il caso Molise: i sindacati in videoconferenza con Toma

Crediamo sia la prima volta, nella storia della nostra giovane e tenera regione, che le OOSS dei
trasporti del Molise si ritrovano a fare il punto sulla drammatica situazione del TPL regionale con il Governatore in persona che, per una bizzarra congiuntura, ha avocato a sé la delega del nostro assessorato di riferimento. Ebbene tutto ciò è avvenuto venerdì ovviamente in videoconferenza.

TRASPORTI E IL CASO MOLISE – Qualsiasi molisano, che abbia l’accortezza di tenersi
informato sulle vicende politiche regionali, è venuto sicuramente a contatto con quel tanto fiume d’inchiostro che i media hanno versato sull’argomento, dalle odissee ferroviarie, ai problemi del parco mezzi, ai problemi dei terminal fino alle proteste dei mal pagati dipendenti della gomma.

Con desolazione, che in qualche momento è diventato vero e proprio fatalismo sulla possibilità di trovare il bandolo della matassa, ripetiamo da anni che se esistono seri problemi, sia nel servizio su ferro che su quello su gomma, le cause vanno ricercate nelle vetuste modalità di
programmazione e progettazione del servizio, che, anche se svolto da vettori diversi dovrebbe
essere organizzato in modo moderno, tenendo conto dell’effettiva domanda e di tutte le
innovazioni tecnologiche sopraggiunte.


Quindi di argomenti e ritardi da trattare ce ne sarebbero stati tanti e forse nel tempo, nelle nostre purtroppo vane rivendicazioni, abbiamo messo sui tavoli tanti argomenti importanti che hanno scoraggiato e indisposto anche il più bene intenzionato degli assessori ai trasporti.

UN’OCCASIONE DA NON PERDERE. PRIMA PRIORITA’: GLI STIPENDI – Questa volta, visto che eravamo al cospetto del Governatore del Molise, abbiamo voluto iniziare con il problema dei problemi per chi rappresenta gli autisti del servizio su gomma, e memori delle affermazioni che lo stesso Presidente Toma fece in una delle tante riunioni svolte presso la prefettura di Campobasso in cui ci prospettò la possibilità che ha la Regione di sostituirsi alle aziende che non pagano puntualmente le spettanze ai propri dipendenti, abbiamo fatto cenno alle
problematiche vecchie e a quelle nuove da pandemia, ma ci siamo concentrati sulle difficoltà che incontra un lavoratore (e la sua famiglia) in questo periodo storico di stipendi dimezzati e
ammortizzatori sociali che avanzano a scoppio ritardato.


LE AZIENDE NON RETRIBUISCONO I LAVORATORI, MA LA REGIONE COSA PUO’ FARE?
Il Governatore che viene dal mondo della consulenza commerciale, dopo aver ribadito che i ritardi e i mancati pagamenti degli stipendi, non sono giustificabili dal momento che la Regione “è perfettamente in linea con le spettanze dovute alle imprese”, ha ammesso la fattività che
l’ente appaltatore, anche per non subire una perdita di onorabilità, può fare proprio riguardo
quello che la società appaltante colpevolmente trascura: garantire la puntualità dei pagamenti a soggetti, nella stragrande maggioranza dei casi, monoreddito.

“Fatemi una richiesta in tal senso e vedrò di attivarmi”, sono state le sue parole, ribadendo
sostanzialmente quando aveva già affermato al cospetto del Prefetto, a gennaio di quest’anno. Ed è quello che immediatamente faremo, stanchi di assistere a questo continuo balletto di
dichiarazioni contrapposte tra imprese e Regione e dalla quale l’unico davvero “a pagare” da
questa situazione, è l’autista al quale viene negato persino quel mezzo stipendio (visto che l’altra metà arriverà – non si sa quando – dall’ammortizzatore sociale) per aver continuato peraltro a prestare un servizio essenziale anche durante la pandemia, quando tutti stavano a casa.


L’ANOMALIA MOLISANA STA ANCHE NELL’ENORME CONTENZIOSO GIUDIZIARIO – Sarà
che di fronte ad un interlocutore dalla fitta agenda dovevamo fare di vizio virtù, abbiamo provato a fare, come OOSS dei trasporti della Regione Molise, un esperimento i cui esiti dovremo ancora conoscere. Abbiamo puntato tutto sulla denuncia di quel rapporto sbilanciato tra aziende, che ricorrono metodicamente al contenzioso giudiziario sia verso l’assessorato che verso i dipendenti sfoggiando avvocati per tutte le stagioni, e Regione.

Abbiamo parlato di questo lavoratore della gomma che tanto dà e poco riceve. Il Governatore ci
stato attentamente a sentire, prendendo appunti e garantendoci di affrontare a modo sua la
delicata questione, promettendoci che, dopo un indispensabile e doveroso passaggio con quelli
che abbiamo definito in un precedente comunicato stampa “i padroni delle ferriere”, ci
prospetterà le proprie modalità di soluzione del problema.

Fiduciosi e stremati, attendiamo l’esito di questo nuovo ed inusuale tentativo, con il sogno che se si risolverà, una volta per tutte, il problema del pagamento puntuale delle spettanze dei lavoratori della gomma, ci si potrà finalmente dedicare a quelli dei fruitori del servizio di TPL regionale. Noi abbiamo promesso di dare il nostro pieno e fattivo contributo e chissà che non inizi una nuova era per il negletto TPL molisano.
SI TRATTA DI ATTENDERE UNA DECINA DI GIORNI. NULLA RISPETTO AGLI ANNI PASSATI DI INFRUTTUOSI TENTATIVI!

Segreterie Regionali

FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – UGL AUTOFERRO

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