The Wolf of Wall Street, il lato oscuro del sogno americano, al Cineforum UMDI di Bojano

‘’Voglio che risolviate i vostri problemi, diventando ricchi!’’ le parole di Jordan Belfort, spietato broker newyorkese, capace di costruire un impero economico truffando gli investitori. Al Cineforum UMDI Turchese arriva The Wolf of Wall Street, parabola distorta del sogno americano degli anni 80 e 90, tra eccesso di droghe, perversioni e vita spericolata. L’evento rientra nell’ambito del progetto Molise Noblesse, Movimento per la Grande Bellezza. Appuntamento per Martedì 30 Aprile, alle 17:00, località Terre Longhe, Piazza Giovanni Paolo II, Bojano.

La ricchezza è l’unico modo per essere felici? E per diventare ricchi, il fine davvero giustifica ogni mezzo? Apoteosi immorale dell’eroe del male, The Wolf of Wall Street è un film del 2013 diretto e prodotto da Martin Scorsese. La pellicola, adattamento dell’omonima autobiografia pubblicata negli Usa nel settembre 2007 col titolo Il lupo di Wall Street, narra l’ascesa e la caduta di Jordan Belfort, spregiudicato broker newyorkese interpretato da Leonardo DiCaprio. Fulcro della pellicola è la vita fatta di eccessi di Belfort, che lo porteranno a una rovinosa caduta. L’evento è organizzato dal quotidiano internazionale UMDI UN MONDO D’ITALIANI diretto da Mina Cappussi, e dal Centro Studi Agorà per Molise Noblesse: il Movimento per la Grande Bellezza; in collaborazione con AITEF Onlus (Associazione Italiana Tutela Emigrati e Famiglie); Servizio Civile Nazionale; Matese Mountain Bike; Matese Arcobaleno; ADIFORM; Via Micaelica Molisana; Il Pentagramma Associazione Musicale; Comune di Bojano; Comune di Fornelli; Corredor Prouctivo; Associazione Onlus ‘’Il Trattutro’’ Campodipietra; Molise Club Melburne; Comune di Campodipietra; Comune di Cerro al Volturno; ASMEF; AICCRE Puglia; Pro Loco Cerrese 1982; Comune di Limosano; Società Bagnolese Vancouver; Borghi D’eccellenza; ASMEF. L’appuntamento Martedì 30 Aprile, ore 17:00, in località Terre Longhe, Piazza Giovanni Paolo II, a Bojano (CB). Sarà gratuito e aperto a tutti. Presentano il dibattito Fabrizio SPINA e Ferdinando DEL BUSSO. Ufficio stampa Sabina IADAROLA e Grazia DE GREGORIO, segreteria Ilenia PERRELLA, grafica Francesco CICCONE, responsabile eventi Piermarino SPINA.

‘’Il mondo degli investimenti può essere una giungla. Tori, orsi, pericoli in ogni angolo. Ecco perché noi della Stratton Oakmont ci vantiamo di essere i migliori. Professionisti addestrati a guidarvi nella terra selvaggia della finanza. Stratton Oakmont: stabilità, integrità, orgoglio.’’ Nel 1987 Jordan Belfort inizia la sua carriera come apprendista broker a Wall Street, sotto la guida dell’eccentrico Mark Hanna. È quest’ultimo, che lo introduce a uno stile di vita esagerato basato sul sesso e sull’assunzione di droghe di ogni tipo, per aiutare la mente a raggiungere importanti risultati. Jordan impara anche a compiere azioni disoneste, che gli consentono di guadagnare molti soldi, e ben presto ottiene la licenza di broker. Bramoso di potere e ogni forma di eccesso, Belfort si trasforma ben presto in un corrotto manipolatore dei mercati e della Borsa, conquistando valanghe di soldi ogni giorno, che utilizza per togliersi ogni capriccio, che la vita possa offrire: donne, sesso, droghe di vario tipo, automobili, acquisti senza limiti… Per la sua spregiudicatezza Jordan viene soprannominato il lupo di Wall Street. La vita eccessiva, stupefacente e illimitata, però non è infinita: la sua società, la Stratton Oakmont, attira l’attenzione della SEC e dell’FBI. Jordan viene arrestato, ma per evitare di passare vent’anni in prigione, chiede e ottiene di collaborare con la giustizia fornendo tutti i nomi dei suoi compagni truffatori.

Agire senza scrupolo, seguendo una sola, disonesta, religione: quella fatta d’illegalità e menzogna. Martin Scorsese è un regista morale, etico, ma non è mai stato un moralista, non ha mai puntato il dito giudicatore, dividendolo in buoni e cattivi. Il ritratto del lupo di Wall Street è una veritiera rappresentazione della realtà, un quadro dipinto con gli eccessi di Belfort, volto del lato oscuro del sogno americano, che accantona l’idea di speranza e distorce il concetto di duro lavoro, coraggio e determinazione.

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