Termoli/ ‘Non ti scordar di me’ delle Acli, per formare anziani e famiglie

Riceviamo e pubblichiamo

Si è svolto nel pomeriggio di ieri 21 giugno, presso l’auditorium dell’Ex Seminario Vescovile di Termoli, in Largo Martiri delle Foibe, l’incontro dal titolo “Non ti scordar di me”. Attività formativa per anziani e famiglie. L’assistenza di ascolto alla terza Età.

Il commissario delle ACLI provinciali di Campobasso, Enzo Scialò, ha voluto salutare e ringraziare tutti i presenti: “Desidero innanzitutto porgere il più caloroso benvenuto a tutti i presenti qui nell’Auditorium del Seminario Vescovile di Termoli, ed in particolare – ha dichiarato il commissario Scialò – vorrei porgere i miei complimenti agli organizzatori dell’iniziativa, in primo luogo alla responsabile dell’associazione AMMA, Giulia D’Ambrosio, ma anche a tutti coloro che in qualche modo hanno contribuito alla buona riuscita di questo incontro”. Il responsabile delle Acli di Campobasso ha poi dichiarato che manifestazioni come “questa sono la migliore testimonianza del lavoro quotidiano che le ACLI molisane svolgono sul territorio regionale. Naturalmente ringrazio tutti i relatori che hanno accolto il nostro invito. Ed un particolare ringraziamento desidero rivolgere al Vescovo di Termoli-Larino, Sua Eminenza monsignor Gianfranco De Luca, per l’incoraggiamento e l’affettuoso sostegno manifestato al tema trattato quest’oggi, e noi lo ringraziamo particolarmente anche perché ha voluto concederci questa splendida sala per lo svolgimento di questo incontro”.

Il commissario Scialò ha voluto ringraziare con particolare affetto e stima il nuovo assessore alle Politiche Sociali della Regione Molise, il dott. Luigi Mazzuto, “che con la sua presenza oggi qui a Termoli ha voluto testimoniare anche il legame forte che lo tiene unito al mondo ACLI, e noi per questo lo ringraziamo particolarmente. E continuando nei saluti e ringraziamenti il commissario Scialò ha rivolto un “saluto affettuoso e fraterno al nostro vicepresidente nazionale delle ACLI, Stefano Tassinari, che sia pure oberato di impegni ha voluto essere presente con noi questa sera qui a Termoli; lo ringraziamo doppiamente anche per le difficoltà che ha voluto farsi carico per essere in orario a questo appuntamento. E non ultimo rivolgo un ringraziamento al responsabile componente nazionale della presidenza con delega alla Progettazione e al 5×1000, l’amico Luca Conti, che con le risorse appunto del 5×1000 ci consente di svolgere tante utili attività sull’intero territorio regionale”.

Dopo i ringraziamenti di rito da parte del responsabile provinciale delle ACLI di Campobasso, l’incontro è entrato nel vivo dei lavori con l’intervento del dott. Pasquale Santella, della Pastorale del Lavoro della Diocesi di Termoli-Larino. Il dott. Santella si è soffermato sul ruolo che la Pastorale diocesana svolge sul territorio in particolare del Basso Molise, ed il ruolo di stimolo e di coordinamento che intraprende sulle aree interessante anche in collaborazione con altre associazioni di volontariato che operano nei territori della Diocesi. “Noi siamo portatori di valori universali – ha sostenuto il responsabile della Pastorale – e nostro compito è quello di sostenere principalmente quelle esperienze che nascono dal basso e che spingono gruppi di giovani del nostro territorio a proporre concreti progetti di sviluppo lavorativo. Nostro compito – continua il responsabile della Pastorale dott. Santella- è quello di accompagnamento e avvicinamento al lavoro di giovani e anche meno giovani nella ricerca di una occupazione dignitosa e soddisfacente”.

Legato ai temi svolti dalla Pastorale Diocesana è stato l’intervento di Fabrizio D’Ippoliti che ha voluto portare la testimonianza della sua associazione, Un Paese per Giovani: “Quando arrivano i giovani disoccupati si fa primo orientamento cercando di valorizzare desideri e competenze”, alla fase di ascolto segue una concreta ricerca sul territorio per individuare le possibili aziende destinatarie di un possibile inserimento lavorativo”.

Il dottor D’Ippolito ha poi evidenziato il ruolo che l’associazione svolge come erogatore di finanziamenti per tirocinio, “La fascia più fragile resta quella priva di competenze specifiche, – sostiene il responsabile di Un Paese per Giovani – anche se molti sono laureati. I profili più richiesti, infatti, sono altamente tecnici. Nella nostra zona ci sono tante piccole imprese che ci chiedono tecnici specializzati, capaci di lavorare ad esempio con le macchine a controllo numerico, di produzione ma purtroppo anche la scuola non riesce a dare risposte adeguate a questi profili professionali” conclude il dott. D’Ippolito.

L’intervento del direttore del patronato Acli di Campobasso, Gerardo Di Muro ha riguardato i contenuti nei servizi svolti dai Patronati delle Acli sul territorio provinciale. In particolare il direttore Di Muro si è soffermato sulla necessità di dare un adeguato valore e significato, riempiendolo di nuovi contenuti, al welfare di prossimità.

La dottoresse Giulia D’Ambrosio, responsabile dell’associazione AMMA, che ha voluto fortemente con le ACLI che questo incontro si tenesse proprio a Termoli, nel suo intervento ha evidenziato “la necessità di fare rete, solo attraverso una collaborazione tra pubblico e privato – ha sostenuto la D’Ambrosio – sarà possibile raggiungere quell’obiettivo auspicato da tutti, cioè considerare finalmente gli anziani come una vera risorsa per l’intera società. Per questo – ha continuato la responsabile di AMMA – attraverso la rete delle ACLI regionali abbiamo la possibilità di creare lavoro per i tanti che intraprendono un percorso formativo dedicato rivolto a soddisfare concretamente le tante richieste che giungono dall’assistenza della Terza Età”.

A completare gli interventi dedicati alle associazioni che operano sul territorio e ai temi delle buone pratiche da loro svolti, è intervenuta la professoressa Lidia Di Giandomenico, responsabile per il Basso Molise dell’associazione ME.MO. Cantieri culturali. L’Associazione affidataria di spazi entro siti, istituti e luoghi della cultura di proprietà del demanio statale, che insistono nel territorio della regione Molise, per finalità di interesse pubblico consistenti nello svolgimento di servizi per il pubblico.

Attraverso la proiezione di un folto materiale fotografico, la responsabile di MEMO ha voluto evidenziare quanto possa essere importante il ruolo della cultura quale volano per lo sviluppo di un territorio: “I nostri laboratori di arte artigianale, legati al mondo della riscoperta storica del nostro patrimonio archeologico e architettonico, – dichiara la professoressa Di Giandomentico – ci consente di sviluppare anche momenti di aggregazione collettiva, capace di creare interessi che vanno travalicano il semplice ruolo didattico e divulgativo per proiettarsi nella sfera dello sviluppo territoriale vero e proprio”.

A questo punto è intervenuto l’assessore regionale del Molise alle Politiche Sociali il dott. Luigi Mazzuto, il quale si è soffermato sul lavoro che si intende mettere in campo nei prossimi mesi dall’assessorato da lui guidato. “Il punto fondamentale della nostra azione politica dovrà nascere – ha dichiarato l’assessore Mazzuto – dall’ascolto di tutte le istanze che verranno dal territorio, e in primo luogo proprio dal mondo dell’associazionismo e dal mondo del volontariato. In questo la vostra associazione , le ACLI appunto, potranno dire molto, essendo un’antenna portatrice di esigente concrete dei territori”. L’assessore regionale alle Politiche Sociali ha voluto nel suo intervento esprimere la preoccupazione per i circa novantamila molisani che oggi “si trovano in una condizione di precarietà economica, essendo al di sotto della soglia di povertà relativa, e noi in primo luogo come assessorato regionale abbiamo il dovere di dare risposte concrete ed immediate”, ha continuato l’assessore Mazzuto, il quale ha dichiarato che tra le prime cose cui intende dare concreta fattività c’è la realizzazione della Riforma del Terzo Settore e del Reddito di Cittadinanza, “su questo svolgeremo un compito di primaria importanza a livello centrale, essendo in questo momento proprio il Molise a presiedere la Conferenza Stato-Regioni”, ha dichiarato il responsabile delle Politiche Sociali della Regione Molise. Nelle conclusioni del suo intervento l’assessore ha evidenziato lanecessità di creare una “concreta politica attiva del lavoro su tutto il territorio regionale, e per raggiungere questo obiettivo intendo avvalermi del prezioso lavoro che le associazioni del terzo settore e del volontariato svolgono giornalmente nella nostra regione”.

Ha concluso i lavori il vice presidente nazionale delle ACLI Stefano Tassinati, che si è intrattenuto sulla riforma del Terzo Settore, evidenziando le lentezze che stanno rallentando la sua definitiva approvazione e la necessità di giungere nel breve periodo alla conclusione del suo iter parlamentare, pena il rischio “concreto di vedere vanificato un lavoro di anni”, ha dichiarato Tassinari.

“ No c’è alcun dubbio – ha continuato il vice presidente delle ACLI – che bisogna pensare ad una programmazione della spesa pubblica che dia risposte adeguate al mondo del welfare. Bisogna smetterla di spendere male i soldi dei cittadini, oggi per creare sviluppo si necessità di creare nuove condizioni per la crescita, e noi come ACLI siamo certi che un ruolo fondamentale possa avere proprio la nuova economia espressa dal variegato mondo del Terzo Settore”. Il vice presidente Tassinari si è poi soffermato su come potere “creare lavoro sulla riscoperta dei talenti di un territorio, ed è proprio dal ruolo che svolge una reale politica della conciliazione delle comunità locali, che potrà creare le condizioni concrete per uscire dalla precarietà economica e sociale” ha concluso Tassinari.

L’addetto stampa

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