Termoli/ Il PCL: “Una vergogna la concessione comunale di suolo pubblico ai neofascisti”

Riceviamo e pubblichiamo
Al Sindaco di Termoli
Il Comune, istituzione di una Repubblica che formalmente ha posto il fascismo al bando, non può concedere suolo pubblico ad una sigla neofascista, perché il fascismo non è un’opinione legittima tra le tante che hanno ovviamente la libertà ed il diritto di esprimersi, ma è solo un crimine contro l’umanità, violenza disumana tipica dei servi sciocchi del potere, messa al servizio di una minoranza capitalistica che si abbatte contro i lavoratori e gli oppressi. La loro campagna di idiozie intese ad istigare l’odio razziale contro i migranti (anch’essa non annoverabile tra le “legittime opinioni”) è storicamente parte integrante del crimine fascista: il suo scopo è di aizzare la della popolazione verso falsi obiettivi, colpendo altri poveri, in modo che capitalisti e banchieri ed il loro sistema, veri responsabili del disagio sociale, possano mantenere e rafforzare il loro potere in danno alla maggioranza della società oppressa.
Ma questi vergognosi episodi di legittimazione dei neofascti che vanno avanti sin dalla nascita della Repubblica, sono anche la dimostrazione che la Resistenza continua, di fronte ad uno stato che, dietro il paravento formale della “Costituzione democratica e antifascista”, è rimasto di fatto nelle mani di quelle stesse classi padronali e sfruttatrici che foraggiarono il regime criminale di Mussolini contro le classi lavoratrici.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI – SEZIONE MOLISE

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