Teatro del Loto: la programmazione della Decima stagione

Sì, eccoci qua! Sembra ieri che “siamo capitati fin qua / tra un lavandino ed un secchio / tra un manifesto e lo specchio” come canterebbe De Gregori, per inaugurare questo piccolo grande Teatro in cima a Ferrazzano, “lo spione del Molise”, e invece sono passati già #10_anni (lo saranno il prossimo 24 novembre).
#10_anni in cui siamo venuti “a vedere / lo strano effetto che fa / la nostra faccia nei vostri occhi. / E quanta gente ci sta.” E ne abbiamo incontrate di facce e occhi al LOTO perché ne è passata tanta di gente. Facce belle, facce allegre, occhi curiosi, di chi è stato pronto a giocare con noi, perché “to play” in inglese, o “jouer” in francese, rendono meglio il senso di praticare l’arte teatrale del sussiegoso “recitare” italiano, più adatto forse oggi ad altre categorie pubbliche, che non agli attori.
#10_anni per cantare pure noi con Francesco che “siamo una grande famiglia, siamo il Padre e la figlia”, capaci di ritrovarsi, con gioia e felicità, al LOTO, un luogo bello e accogliente. Un luogo di libertà e creatività, fuori dagli schemi, dove crescere come esseri umani e foriero di una cultura capace di progettare e proteggere nuovi “meeting pot” e non certo vetusti esempi di “minculpop”.
#10_anni di serate entusiasmanti e di momenti indimenticabili. Perché “siamo l’amante e la sposa, l’attore e la sciantosa” che hanno trascorso tempo insieme a dar forma e materia ai sogni. E quanti sogni sono passati negli occhi dei tanti giovani che, da adolescenti pronti a indagare “oltre al buio che c’è”, sono entrati poi al LOTO per frequentare i corsi e i laboratori nella nostra SPAS, noi lo sappiamo. E siamo orgogliosi di aver alimentato quei sogni a tanti ragazzi che oggi ci fa piacere rincontrare come nuovi professionisti, con la consapevolezza che, per diversi di loro, quei sogni, si sono tramutati nella realtà di un lavoro vero.
#10_anni trascorsi a creare, giocare, amarci in libertà, animati solo dalla passione per il Teatro, l’Arte, il Bello, la Conoscenza reciproca e pure per “vedere se stasera si alza una lira / per questa voce che dovrebbe arrivare / fino all’ultima fila.” È stato l’unico privilegio che abbiamo davvero potuto concederci al LOTO, dovendo spesso combattere con ristrettezze economiche e oggettive difficoltà finanziarie. Ma sapendo che, se pure avessimo potuto permetterci altro, questo sarebbe stato l’unico privilegio cui avremmo comunque davvero ambito.
#10_anni in cui il LOTO è cresciuto, programmando nei suoi ridotti ma accoglienti spazi centinaia di spettacoli ed eventi, che hanno coinvolto migliaia di artisti e un pubblico sempre più affezionato che ha imparato a conoscere e rispettare il nostro lavoro e a intrattenersi con noi per condividere “il più bel piccolo Teatro d’Italia” come un Agorà dove s’interpreta e si mette in scena il Mondo.
#10_anni d’incontri con donne, uomini e bambini (pure loro in tanti sono stati al LOTO accolti, spesso crescendovi dentro) che, come noi, avevano voglia o di creare o di mostrare e vedere cose belle. Gente comune, gente perciò speciale, che ci ha raggiunto a Ferrazzano da ogni dove, per incontrare e vivere i nostri spazi animati a tutte le ore.
#10_anni per portare la Compagnia del LOTO (la prima in Molise ad essere stata riconosciuta dal FUS del MIBACT “compagnia di produzione e innovazione teatrale”) a girare sempre più l’Italia e il Mondo, con spettacoli creati e prodotti nel nostro teatro, per diventare noi stessi testimoni e ambasciatori di creatività di una regione, il Molise, di cui molti dicono che “esiste… perché non esiste!” Nel nostro piccolo, abbiamo dimostrato che, nella “regione che non c’è”, c’è però pure un teatrino, inventato in un luogo bello ma periferico, dove si creano opere e spettacoli, capaci d’esser apprezzati ovunque. Produzioni che creano lavoro e che, in quota parte, incidono in modo sempre più evidente, sull’occupazione giovanile e sul PIL asfittico della nostra regione.
#10_anni d’impegno volti al benessere di un’intera Comunità, quella molisana, per crescere tutti meglio e come cittadini migliori. Sarebbe piuttosto auspicabile e giusto che qualcuno cominciasse a chiedersi, come abbia fatto il LOTO, pur nelle ristrettezze, a esistere e a resistere… per tutto questo tempo! Magari si scoprirebbe che la nostra passione a creare e tenere in vita un luogo speciale come questo è anche capacità d’inventiva e programmazione. Che il nostro talento, non è solo artistico ma anche scienza di comunicazione e capacità a produrre lavoro e benessere diffuso.
#10_anni vissuti intensamente, con la vita che è, come direbbe Eduardo, “n’affacciata ‘e fenesta”, sapendo che comunque ci voleva e ci vuole un impegno costante per rendere il Libero Opificio Teatrale Occidentale un Teatro dinamico e sempre più in Cammino. Un Teatro verso cui si va (In), per portare e vedere creazioni, e da cui si parte (Out) per far conoscere e vedere creazioni nate al LOTO.
Abbiamo faticato per #10_anni e più a ottenere questi risultati. Abbiamo vissuto momenti esaltanti e momenti di sconforto, com’è nella la vita, lo sappiamo! E faticheremo ancora, certo, per l’incertezza che pare debba sempre avvolgere l’iniziativa d’arte in Molise, soprattutto se non istituzionale. Noi per primi abbiamo consapevolezza che dovremo ancora difendere con le unghie e con i denti il nostro spazio teatrale, che è per noi, e per chi ci vuole bene, spazio vitale. Per cantarla sempre con De Gregori, “siamo pronti a qualsiasi cosa / pur di stare qua”, convinti che difendere strenuamente e far progredire questo spazio d’arte, libero e indipendente, rappresenti un valore per il Molise.

Nessuno al LOTO vuole andare contro nessuno, anzi ci piacerebbe sentirci sempre più coinvolti in un processo di crescita territoriale comune. Un processo, senza figli e figliastri e che, per restare al Teatro, alla Musica, all’Arte, sappia premiare il talento e la professionalità di un lavoro rivolto al pubblico e alla crescita identitaria di un’intera comunità… nell’auspicio che a breve potremo annunciarvi delle novità che renderebbero ancora più forte, radicata e di prospettiva, la presenza del LOTO a Ferrazzano e nel Molise.

Da queste dovute considerazioni partiamo per presentarvi LA STAGIONE DEL DECENNALE e per festeggiare con voi, con una nuova 24 ORE DI TEATRO, si spera entusiasmante, come quella che inaugurò il LOTO, il nostro compleanno.
Mentre scriviamo, ancora non sappiamo se il progetto da noi presentato per il Bando regionale sarà o meno accolto. Questo, ovviamente, crea incertezza e confusione ma al LOTO siamo abituati a gettare il cuore oltre l’ostacolo e allora, certi che ancora una volta, saremo in grado di proporvi una Stagione bella e ricca di sorprese, via!.. Si parte comunque!
TUTTI IN CAMMINO! E… LO-TI-AMO INSIEME! E allora, “sì, eccoci siamo qua! Siamo venuti per niente / Perché per niente si va / E c’inchiniamo ripetutamente / E ringraziamo infinitamente…”
La Direzione Artistica del LOTO

La Stagione quest’anno presenta novità di programmazione e di prevendita. Gli spettacoli saranno proposti soprattutto di domenica pomeriggio (alle 18:00) e di Lunedì in prima serata (alle 20:30), per andare incontro anche alle esigenze agli universitari e a quei professionisti, non residenti, che raggiungono il Molise dal lunedì al venerdì. Inoltre, con sconti in prevendita, premieremo chi ci darà fiducia prima, rispetto a quanti vorranno poi comprare il biglietto al botteghino all’ultimo momento.

Il 19 e 20 novembre, #TUTTO_SESSO_LETTO_E_CHIESA di Dario Fo e Franca Rame, con Valentina Lodovini. inaugurerà la Stagione 17_18. È uno spettacolo sulla condizione femminile, in particolare sulle servitù sessuali della donna. Si ride, e molto, ma alla fine resta addosso una grande amarezza. Tuttora allestito in oltre trenta Nazioni, il testo indaga la condizione della donna, purtroppo simile ovunque, ma il protagonista assoluto di questo spettacolo sulla donna è però l’uomo. La Lodovini, bella e brava interprete, testimone di come negli ultimi anni il Cinema e il Teatro italiano abbiano saputo rinnovarsi lanciando talenti cristallini, con la sua carica di strepitosa simpatia vestirà i panni che furono della stessa Rame e a qualcuno, questo farà venire i lucciconi, ricordando quando lo spettacolo nel 1994, interpretato dalla grande Franca fu ospitato al Savoia, a Campobasso, nella stagione inaugurale di Primavera Teatrale.

Dopo la sbornia della #24_ORE_DI_TEATRO#, fra il 24 e il 26 novembre, con tanti ospiti eccellenti a sorpresa, presenteremo, il 2 dicembre, in forma di reading, HAPPY HOUR, nuova scrittura di Cristian Ceresoli, coprodotta dal LOTO, con Silvia Gallerano e Stefano Cenci. Dedicata a Dolce e Gabbana, la nuova provocatoria opera della coppia artistica che ha dato vita a “La Merda”, portandolo in tutto il mondo, sarà presentata, con la regia del danese Simon Bomberg, già molto evoluta che precede il debutto mondiale dell’opera, come vero e proprio spettacolo, evento previsto per l’estate 2018.

Il 3 e 4 dicembre il LOTO ospiterà #GIORNI_FELICI con Nicoletta Braschi nei panni di Winnie, donna assoluta e minimale, protagonista del capolavoro di Samuel Beckett, per la regia di In scena sepolta fino alla vita in un cumulo di sabbia, con Willie, il marito, interpretato da Andrea Renzi che cura anche la regia dello spettacolo. Mentre la sabbia ricopre inesorabilmente entrambi, Winnie chiacchiera senza sosta, in un’alternanza insensata di momenti che sono il cuore della straordinaria esplorazione beckettiana della vita ai margini della follia. La Braschi tornaal LOTO dopo che, 10 anni fa, fu proprio un suo spettacolo il primo, in assoluto, ad essere rappresentato sul nostro palco.

#MOBY_DICK_LA_BESTIA_DENTRO tratto da Melville è la nuova, ambiziosa produzione della Compagnia del LOTO che debutterà in prima assoluta dal 9 all’11 dicembre. Naviga nei mari dell’anima e dell’inconscio questa riscrittura dell’opera di Melville con adattamento e regia di Davide Sacco, come pure nei gran_i monologhi di Shakespeare, di Moliere, nei saggi di Artaud, ripercorsi da Achab, Stefano Sabelli, che ne compongono le onde. In un mare che si fa oceano, il vecchio baleniere si trasforma in tutti i protagonisti della storia della letteratura che hanno solcato i flutti della conoscenza, sfidando tutto e tutti per sete di sapere ed esperienza. A intrecciarne e condividerne sfide e destino il giovane Ismaele di Gianmarco Saurino, fra i nuovi protagonisti della TV italiana. Le musiche dal vivo sono composte ed eseguite da Giuseppe Spedino Moffa.

Il Teatro dell’Argine di Bologna, il 16 dicembre presenterà #CASA_DEL_POPOLO di e con Andrea Lupo che condivide il palco con Monica Casalboni. A partire da decine e decine di interviste condotte con persone di diversi caratteri, età, manie, in numerosi centri ricreativi dell’Emilia nasce uno spettacolo di teatro d’attore e di nostalgia canaglia, che dà vita a sapori, odori, suoni, stili e colori più che a storie narrate, procedendo per quadri e ritratti che hanno per soggetto tipi umani e luoghi caratteristici.

Dal 27 al 30 dicembre, dopo il successo dello scorso anno, come spettacolo delle feste, anche quest’anno #LA_LOCANDIERA_o_l_Arte_di_Vincere, con la regia di Stefano Sabelli, tornerà a casa prima di Capodanno e di ricominciare il suo prestigioso tour nel 2018 che in questa stagione, da Napoli a Milano, da Roma a Firenze porterà lo spettacolo della Compagnia del LOTO sui più prestigiosi palcoscenici italiani. Silvia Gallerano è Mirandolina, la locandiera, combattuta fra tradizione e femminilità̀ emancipata, moderna e sensuale, abile ma priva delle leziosità̀ connaturate in genere al ruolo. Intorno a lei, mentre la radio trasmette mambo d’epoca e standard di Gleen Miller, un’umanità̀ border-line, composta da incalliti giocatori d’azzardo, debosciati melomani, balordi dandy e subrettine da ultimo spettacolo che intonano arie operistiche o evergreen del Trio Lescano e Rabbagliati. Oltre a Claudio Botosso e Gianantonio Martinoni, sono del cast molti dei migliori interpreti molisani delle ultime generazioni: Giorgio Careccia, Chira Cavalieri, Diego Florio, Giulio Maroncelli, Eva Sabelli, mentre le musiche dal vivo in questa edizione sono curate da Angelo Miele.

Cominceremo il 2018, con 2 autentici masterpiece della migliore scuola napoletana e romana.
Il 12 e 13 gennaio #SCANNASURECE di Enzo Moscato con regia di Carlo Cerciello, premio della critica 2015, meravigliosamente interpretato da Imma Villa, ambientato nella Napoli del post terremoto, ci porterà nelle pieghe di una società in decomposizione attraverso le ombrose e paradossali vicende di un personaggio dalla personalità androgina che compie una sorta di discesa agli inferi.

Manuela Kustermann con la Compagnia del Vascello, il 28 e 29 gennaio, ripropone, una nuova edizione de #IL_GABBIANO di Cecov riprendendo, nel suo ventennale, la regia di uno degli spettacoli più importanti messi in scena da Giancarlo Nanni, compianto fondatore e demiurgo del Teatro Vascello, frutto di intensi laboratori e studi che la Compagnia fece sulla scrittura e sull’interpretazione contemporanea del grande drammaturgo russo.

Il 24 febbraio Giuseppe Cederna, con la regia di Giorgio Gallione porta in scena le storie di #DA_QUESTA_PARTE_DEL_MARE, tratto dal bellissimo romanzo postumo di Gianmaria Testa. Babasunde, che ha perso il suo nome. Rrock Jakaj, violinista di Scutari. E poi quella ragazza intirizzita che cammina verso la stazione. E Tinochika, che si è aggrappato con tutto se stesso allo sguardo di una donna. Nelle vesti, stavolta, non di cantautore ma di scrittore, Gianmaria Testa – che ci ha purtroppo precocemente lasciato – torna sul tema delle migrazioni contemporanee, senza retorica e con il solo sguardo sensato: raccontando storie di uomini e donne.

Lunedì 26 marzo Tedacà di Torino, propone un altro testo su uomini e donne che hanno condiviso desideri, aspirazioni, difficoltà, aspettative e rinunce del migrante di oggi. #STRANI_OGGI con testo e regia di Simone Schinocca è un’esplosione di colori, di forme e di trovate sceniche dove si fondono dimensione onirica e reale anche grazie al dialogo fra musica classica e dance, con musiche composte da Giorgio Mirto e Maurizio Lobina. Il movimento irrequieto della generazione dei trentenni d’oggi costretti a fuggire ovunque alla ricerca della propria identità, consapevoli di aver reciso radici con la storia e i luoghi da cui provengono; la condizione di precarietà come spunto per una riflessione sul concetto di mobilità, sono i temi di una drammaturgia scritta a più mani che si fonda su più di cinquanta interviste a persone che vivono e provengono da tutte le parti del mondo.

La Stagione ufficiale chiude l’8 e 9 aprile con #IO_SONO_MISIA “L’ape regina dei geni” di Vittorio Cielo. Nello spettacolo Lucrezia Lante della Rovere, con la regia di Francesco Zecca, da voce e volto all’incredibile personalità di Misia Sert, ovvero Marie Sophie Olga Zenaïde Godebska, mecenate e amica di Picasso, Paul Morand, Debussy, Stravinsky, Coco Chanel, ritratta da Renoir e Toulouse Lautrec, immortalata da Cocteau nelle vesti di una principessa. Dopo il successo di Malamore, pure ospitato al LOTO, Lucrezia continua a dare vita a profili di donne straordinarie, interpretando un vivido ritratto di vita di questa donna, cercatrice di meraviglie umane, definita da Proust “un monumento di storia, collocata nell’asse del gusto francese come l’obelisco di Luxor nell’asse degli Champs Elysées”.

LOTO Xa STAGIONE 2017/2018: AL VIA LA CAMPAGNA ABBONAMENTI.
ABBONAMENTO a 8 spettacoli
(6 a doppia replica più uno a scelta tra “Locandiera” e i restanti a una replica)
INTERO 160 euro – RIDOTTO 144 euro

PUNTI VENDITA
Libreria Mondadori via Pietrunto – Campobasso – tel. 0874 413757 – lascolastica2@virgilio.it
Scuola musica “il Pentagramma” Via dei Frentani – Bojano – cell. 3473023863 – fabriziorusso_81@libero.it

Teatro del LOTO “il più bel piccolo Teatro d’Italia”
P.zza Spensieri 17, 86010 Ferrazzano CB – Italy
Tel: 0874 1865793
+39 3331852262
+39 3397766634
+39 3333300850

fax 0874.418533
mail:direzioneartistica@teatrodelloto.it – info@teatrodelloto.it
www.teatrodelloto.it

 

 

 

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