Start Up e investimenti, è troppo facile e anche comodo attribuirsi meriti altrui

“Siamo tra le Regioni italiane che finora più hanno investito per le nuove imprese, continueremo a farlo”, l’annuncio e l’enfasi del risultato riportati dal Presidente Frattura non sono sfuggiti all’attenzione di molti, e anche in noi ha generato curiosità e stupore il traguardo raggiunto dal Molise, visto quanto realizzato in questi anni dall’attuale Governo regionale, e proprio per questa ragione ci siamo andati a documentare.
E verificando i cinque bandi presi in esame per stilare la graduatoria, abbiamo preso atto che tre bandi, per un finanziamento complessivo di circa 37,8 milioni di euro, derivano dalla programmazione del precedente Governo regionale di centrodestra, proprio da quel passato sempre aspramente criticato dall’attuale amministrazione.
Evidentemente le buone prassi del passato, realizzate con questi bandi che per onor di cronaca riguardano solo in parte le start up, consentono al Molise di ottenere un posto di rilievo nel panorama nazionale, grazie agli strumenti dell’Incentivo alla Capitalizzazione “Cinque per uno” e Piccolo Prestito Mi “fido” (€ 13.000.000 a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2007-2013) , del Fondo unico anticrisi – Fondo Unico per lo Sviluppo del Molise (€ 15.000.000 a valere sulle risorse del POR FESR Molise 2007/2013 e € 1.775.000, a valere sulle risorse del Programma Pluriennale di cui all’O.P.C.M n. 3268/2003) e del Fondo regionale per le imprese (€ 8.000.000).
A questi poi si vanno ad aggiungere i 650 mila euro del Fondo di garanzia per le microimprese gestito dalla Provincia di Campobasso, mentre solamente i restanti 6 milioni di euro per le sottomisure 6.1 e 4.1 attengono alla nuova programmazione del programma di sviluppo rurale, tra l’altro realizzate con alcuni dubbi procedurali che abbiamo già avuto modo di esprimere.
È evidente quindi che dei 44,5 milioni di euro investiti la gran parte derivi dalle scelte oculate operate dalla precedente Giunta regionale, tenuto conto che per la nuova programmazione l’unico bando finora presentato a valere sul Por Fesr-Fse 2014-2020 riguarda le start up innovative, per un finanziamento di 2 milioni di euro.
È proprio vero che “il mondo si divide tra persone che realizzano le cose e persone che ne prendono il merito”, noi, per quanto possibile, cerchiamo da sempre di far parte del primo gruppo, lavorando per i cittadini e per il loro benessere.

Angela Fusco Perrella
Michele Iorio
Nicola Cavaliere
Giuseppe Sabusco

Commenti Facebook