Slp – Cisl Poste: no ad Alitalia e quotazione in Borsa

Il rischio concreto che Poste siano “obbligate” a sottoscrivere un “equity committment” verso Alitalia desta forti perplessità in SLP-CISL, Sindacato maggioritario del settore postale. Mario Petitto Segretario Generale della categoria infatti ricorda che “al momento dell’ingresso di Poste Italiane nel capitale di Alitalia, difronte ai nostri dubbi, ci fu assicurato che la quota di 75 milioni di euro versata da Poste doveva considerarsi uno sforzo finanziario eccezionale per il salvataggio di Alitalia e che non  avrebbe precostituito ulteriori impegni onerosi in quella operazione.
Difronte alla prospettiva del perpetuarsi di scenari di ristrutturazioni e razionalizzazioni in Poste Italiane, e difronte al mancato rinnovo del CCNL e del Premio di risultato per i lavoratori postali, appare assai contraddittorio distogliere ingenti capitali di Poste Italiane verso situazioni del tutto estranee all’interesse dell’Operatore postale. Il Sindacato di categoria avrebbe, di conseguenza,  serie difficoltà a confrontarsi serenamente sulle criticità interne all’azienda e a concorrere alle soluzione di queste.
La mancata chiarezza delle scelte di Poste Italiane ingenererebbero anche dubbi sul mercato in previsione della quotazione in borsa, che non si preannuncia un passaggio semplice e indolore, a cui non intendiamo dare il nostro contributo, alla luce dei mutati indirizzi del Ministero della Economia in contrasto con gli affidamenti del governo Letta.
Ulteriore elemento di perplessità è la posizione di vigile attesa della Commissione Europea che intravede il coinvolgimento di Poste nella vicenda Alitalia come un surrettizio aiuto di stato vietato dalle norme comunitarie”.
L’intervento azionario di Poste italiane in Alitalia è da evitare – riferisce il Segretario della CISL Poste Molise Antonio D’Alessandro -, non è articolato, soprattutto nel momento in cui il vettore italiano sta stipulando l’accordo strategico con Etihad, con l’intento di baricentrarsi su Roma e di riabilitare completamente Linate per il traffico passeggeri, lasciando invece a Malpensa il traffico merci. È necessario che il CDA di Poste chiarisca cosa vuole fare nel settore della logistica da parte di Poste Italiane.
Quotare le Poste italiane non sarà facile, ci sono tantissimi problemi da risolvere e decisioni strategiche da assumere.
Al Ministero dell’economia – conclude Antonio D’Alessandro – forse non si sono ancora resi conto di che cosa hanno promesso al mercato: se davvero vogliono fare la quotazione in Borsa delle Poste Italiane, dovranno sudare un bel po’.

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