Sinistradem :sul lavoro importanti discontinuità con il passato. Si investa sul futuro

Le politiche attive del lavoro avviate dal nuovo Governo Regionale mirano a strutturare servizi per l’impiego innovativi, efficienti e agganciati all’orientamento permanente, all’autoimpiego, alla formazione continua, alla riqualificazione professionale e all’accrescimento delle competenze, dei saperi e delle conoscenze individuali. I recenti confronti con l’ISFOL e con le regioni più avanzate hanno agevolato una modernizzazione del sistema di certificazione delle competenze con una radicale rivisitazione del Repertorio Regionale delle Qualifiche e delle Professioni con forti benefici per coloro che partecipano ai corsi di formazione professionale.
Infatti con questa innovazione la competenza che si acquisisce viene certificata e diventa spendibile e validata per tutto il mercato del lavoro nazionale ed europeo. In questo modo chi accede ai corsi a catalogo finanziati dalla Regione o ai corsi liberi a proprie spese si ritroverà tra le mani un titolo spendibile, concreto ed effettivamente utile.
Con l’avvio del SIL Molise ovvero del Sistema Informativo Lavoro aggiudicato alla società ETT parte la digitalizzazione di tutti i dati sui flussi del mercato del lavoro riferiti a disoccupati, inoccupati, cassintegrati, lavoratori in mobilità, giovani, donne e figure non impegnate né nello studio, né nella formazione e né nel lavoro.
Sarà possibile tramite il monitoraggio permanente dell’Agenzia Molise Lavoro strutturare una banca dati sulla situazione occupazionale regionale distinta per fasce di età, territori, qualifiche e sesso. Con l’imminente pubblicazione del bando sull’Osservatorio del Mercato del Lavoro Regionale il Molise dopo decenni di ritardi si allineerà alle buone pratiche delle regioni più efficienti con connesse ricadute positive per tutti coloro che si occupano di temi tecnici così delicati e che lo fanno senza basi scientifiche credibili.
Con i bandi emanati dalla Regione sull’Alta Formazione, sui PWI affidati all’Università, sui voucher formativi finalizzati alle assunzioni stabili, sui bonus di 8/12 mila euro annui che incentivano le assunzioni a tempo indeterminato e sull’appostamento di fondi in bilancio per la cooperazione e l’autoimpiego si punta alla qualità di strumenti moderni di politiche attive del lavoro che premiano l’intrapresa, il merito e le competenze individuali.
Questa sfida procede di pari passo a quella del riordino dei Centri per l’Impiego dove sono stati garantiti i contratti per i 59 operatori del Masterplan raccordandoli con 43 dipendenti a tempo indeterminato delle Province che si occupano di servizi per l’occupazione e con i 18 addetti dell’Agenzia Molise Lavoro oltre che con gli operatori dell’assistenza tecnica di Italia Lavoro del Molise, con la DTL, con l’Inps e con la Commissione Tripartita Regionale. A ciò potrebbero aggiungersi 20/30 orientatori specializzati e di supporto da impegnare nelle sedi provinciali dei Centri per l’Impiego per affiancare gli operatori che profilano i disoccupati.
L’attività di orientamento permanente è utilissima per accompagnare i lavoratori espulsi dai settori produttivi in crisi e che sono troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per rientrare nel mercato del lavoro locale. L’alternanza Scuola-Lavoro avviata con i percorsi triennali dell’obbligo scolastico che coinvolgono on line sia gli Enti accreditati della formazione che gli Istituti Scolastici attraverso gli IeFP, ITS, i tirocini e altri percorsi, tracciano una forte discontinuità con le politiche del lavoro precedenti e spronano a valorizzare in positivo il ruolo dell’Università sul territorio regionale. Al centro del sistema viene collocato il giovane come accade con la presa in carico e la profilatura del Piano Garanzia Giovani del Molise, e il disoccupato di lunga durata, il lavoratore iscritto nelle liste del collocamento obbligatorio o chi ha perso l’occupazione a causa della crisi economica.
In questo nuovo sistema occorre investire maggiori risorse per rendere più efficienti i servizi per l’impiego innalzando gli standard qualitativi della formazione professionale e potenziando il raccordo con l’Università e le Scuole a partire dagli Istituti Tecnici, Professionale, Agrari, Commerciali e Alberghieri che possono estendere la propria attività anche agli adulti con la formazione continua e l’apprendimento permanente.
Queste sono le sfide per allineare il Molise al futuro sul tema del lavoro puntando all’eccellenza, alla qualità e a creare un sistema a rete dove tutti i soggetti siano efficienti ma operino in modo sinergico e non autoreferenziale. Il Molise del domani è quello della banda ultralarga che da giugno sarà fruibile sia a Termoli che a Isernia e Venafro, è quello delle filiere di successo come quella cerealicola o delle aziende che investono sull’innovazione di processo e di prodotto. La certificazione di qualità, le competenze elevate ed una pubblica amministrazione che funziona bene con servizi di avanguardia, normative semplificate e snelle, facilitazioni dell’accesso al credito e sostegno ai percorsi di innalzamento della dotazione digitale e dei processi di alta formazione per i lavoratori. Da qui passa il futuro e sarebbe opportuno misurarsi anche con visioni culturali opposte con proposte di merito su questi temi. Bisogna impegnarsi sulla progettazione condivisa dello sviluppo locale ma a partire da analisi, studi attendibili, elaborazioni tecniche e programmi effettivamente perseguibili nel contesto socio-economico regionale. Assumere questo approccio avvicina il Molise alle buone pratiche dei territori più avanzati dell’Unione Europea e lo allontana dal retaggio culturale di un impostazione vetero-assistenziale di matrice borbonico-parassitaria.
Nicola Palombo
Coordinatore Regionale SinistraDem
Assemblea Nazionale Partito Democratico

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