Servizi Socio – Assistenziali: Poletti assume l’impegno di aprire un confronto con il ministro della salute e dell’economia

Nelle regioni sottoposte a piano di rientro dal debito sanitario e commissariate dal Governo, sussiste la questione dei tagli di prestazioni socio-sanitarie e/o socio-assistenziali per patologie extra-LEA e quindi considerate fuori dalle tutele dei livelli essenziali di assistenza. Le strutture commissariali coordinate dal Ministero dell’Economia segnalano al Tavolo di Verifica Nazionale e alla Corte dei Conti le voci di bilancio sulle erogazioni non ritenute essenziali, diffidando i dirigenti delle Aziende Sanitarie a tagliare quei servizi ai pazienti in trattamento. Il tema è stato oggetto di una recente comunicazione inviata al Sottosegretario Franca Biondelli che segue le politiche sociali per sollecitarla ad aprire un confronto con il Ministero della Salute e con il Ministero dell’Economia.
Nel corso dell’incontro svoltosi questa mattina insieme all’ANCI Nazionale e agli Assessori Regionali della Liguria, della Lombardia e del Piemonte ho sollevato la questione al Ministro Poletti, ottenendo l’impegno a costituire un nucleo ristretto tra ANCI, Regioni e Ministero del Lavoro per aprire un confronto tecnico con il Ministero della Salute e con il Ministero dell’Economia sulle tutele socio-sanitarie e socio-assistenziali da garantire anche ai pazienti delle regioni commissariate. Sulle altre tematiche affrontate il Ministro del Lavoro ha comunicato i tempi e l’entità del riparto del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze e del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali che per il Molise segna per il 2015 un leggero incremento di risorse per un ammontare presumibile complessivo pari a 4,4/4,5 milioni di euro.
Sul primo argomento trattato, riferito alla povertà estrema, il tavolo tra Governo-Regioni e ANCI ha stabilito di accelerare la predisposizione dei bandi sulla base di risorse straordinarie che saranno trasferite alle otto regioni del Sud per 167 milioni di euro e alle aree metropolitane e alle altre regioni in cui già è in vigore la social card tradizionale per 250 milioni di euro. Il Ministro Poletti ha dato notizia dell’approvazione in sede europea del PON inclusione e del FEAD, impegnandosi a sostenere una strategia nazionale di contrasto alla povertà e di rimodulazione del Welfare rendendo più semplice la filiera istituzionale ed amministrativa che gestisce l’erogazione dei servizi e le attività di pianificazione territoriale.

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