Ad affiancare Sandro D’Onofrio al tavolo dei relatori anche Simone Coscia che ha usato toni di biasimo contro chi, usando un metodo discutibile ha fatto crollare l’amministrazione Di Brino. “Noi non siamo così, abbiamo altri modelli culturali — ha sottolineato Coscia – noi non abbiamo bisogno di blitz, ci proponiamo come il vero cambiamento perché, a differenza di chi ha amministrato questa città fino ad oggi, noi abbiamo proposte concrete e una progettualità forte e ben precisa. Domenico Piedimonte, Coordinatore provinciale, ha ribadito che SEL gioca la partita sul fronte di Campobasso e su quello di Termoli ma “è soprattutto qui a Termoli che la partita si gioca sulla base dei contenuti e sulla trasparenza dei discorsi”.
Infine Gigino D’Angelo ha tolto ogni ombra di dubbio sulle modalità di questa partecipazione di SEL alle elezioni “Non staremo dalla parte di chi fa giochini e non saremo i servi sciocchi di chi pensa di fare ciò che è sempre stato fatto, noi saremo i protagonisti del cambiamento. Termoli è una città che non ha bisogno di un sindaco burocrate o ostaggio dei poteri forti ma di un sindaco pronto a rimettere al centro dell’attenzione questo territorio troppe volte saccheggiato”. D’Angelo ha sottolineato come su proposta di SEL sia passata l’idee delle primarie vere “non accetteremo blitz o furbizie o scorciatoie, se gli altri non ci stanno noi faremo altro, abbiamo le forze per farcela da soli, uomini e donne coraggiosi pronti a mettersi in gioco”.