Screening oncologico, FP Cgil: quale selezione è stata fatta dall’Asrem?

La FP Cgil non può sottacere lo sconcerto di fronte alle affermazioni del Direttore Sanitario del Cardarelli, dott. Luigi Di Marzio, circa la garantita continuità delle attività della segreteria amministrativa dello screening oncologico nonostante i licenziamenti del “personale amministrativo” assegnato al servizio!
Lo sconcerto è totale quando apprendiamo che i “sostituti” di detto personale, e cioè due o tre persone, sono state “selezionate”, udite udite, tra gli infermieri (Sic!). Di quale selezione parla il Direttore sanitario? E’ stato forse pubblicato un qualche avviso interno? Di sicuro vorremmo conoscere la ratio di tale arcana scelta. Noi non siamo a conoscenza di un bando di selezione da parte ASREM per assegnazione di personale sanitario da collocare in una segreteria amministrativa. Ancor più ci stupisce che l’Azienda abbia deciso di assegnare 2 o 3 infermieri pur nella consapevolezza della carenza cronica di detto personale nei reparti, negli ambulatori, nei servizi sanitari quando con il provvedimento n. 1001 del 21.12.2015 l’Azienda segnala l’utilizzo improprio di parte del personale le cui mansioni sono totalmente incompatibili con i profili propri di assunzioni, falsando di fatto la dotazione organica, aggravando i carichi di lavoro dei singoli operatori con conseguente peggioramento della qualità delle prestazioni offerte.
Nessuno dell’Azienda sanitaria ha ritenuto di dovere spiegare, né pubblicamente né per le vie brevi, come e perché le prestazioni di screening sono (se non formalmente) sostanzialmente bloccate.
Surrettizio è poi il richiamo alla sentenza del Tribunale di Campobasso, dal momento che nessun provvedimento giudiziale avrebbe potuto disporre il licenziamento di dipendenti ma, come in effetti è avvenuto, solo indagare la legittimità del termine apposto al contratto.
D’altra parte un rapporto di lavoro protrattosi per oltre tredici anni con un termine di scadenza “senza scadenza” non poteva che essere sottoposto al vaglio giudiziale e attualmente la questione è ancora sub iudice con udienza fissata al 22 aprile 2016.
Comunque i lavoratori “rimpiazzati” ad oggi sono altamente specializzati ed è la stessa ASREM che ammette la necessità di cognizioni tecniche specifiche laddove afferma che i lavoratori in questione sono “persone entrate senza grossa esperienza, che dopo molti anni si sono ben formati”; ed oggi la ASREM li rimpiazza con personale che si dovrà formare e garantire gli stessi risultati raggiunti, a tutto voler concedere, nel prossimo quindicennio.
Pertanto, in virtù di un generale ed incontestato principio di parità di trattamento chiediamo ancora una volta alla ASREM di volere rivedere la propria determinazione e risolvere nell’alveo delle ordinarie dinamiche di procedure di stabilizzazione, cui le proroghe già disposte sono destinate, la questione d’interesse per i lavoratori e per la collettività.
Ultima precisazione: vogliamo ribadire ancora una volta che questo atto è palesemente discriminante rispetto a quanto disposto per tutto il personale del comparto e della dirigenza prorogato fino al 31.12.2016 e ai sensi della L.R. n.3/2015 “disposizioni straordinarie per la garanzia dei LEA” dove si richiama il Decreto Legge n. 101/2013 che consente la proroga dei contratti a tempo determinato dei soggetti che hanno maturato tre anni di servizi delle P.A. che prevede di effettuare procedure di stabilizzazione in relazione al proprio fabbisogno. Con 13 anni e 6 mesi di servizio tali soggetti rientrano abbondantemente nella fattispecie.

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