Sciopero generale delle poste: sindacati soddisfatti per l’alta adesione nonostante le forti “pressioni” aziendali “

C’è voluto un weekend di duro lavoro, per far quadrare il cerchio e preparare il comunicato con i dati definitivi della adesione allo sciopero generale indetto dalle Organizzazioni Sindacali di Poste SLP CISL, SLC CGIL, CONFSAL COM, FAILP CISAL e UGL COM del 4 novembre, alla fine ce l’hanno fatta.
Non sorprende – riferisce il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro – che a seconda degli osservatori, coloro che hanno aderito erano tanti, secondo le organizzazioni sindacali scese in piazza con i lavoratori e fra i lavoratori di Poste, l’adesione è stata superiore al 70%, con la maggior parte degli uffici chiusi; molto meno secondo l’azienda che quasi ovunque ha assistito alle manifestazioni da dietro le tende dei propri uffici molto attenta a non uscire allo scoperto. Non solo, mai si è spesa e prodigata affinché uno sciopero non riuscisse. Mai a memoria di dipendente postale uno sciopero è stato tanto boicottato!
A sostegno della giornata di sciopero generale – riferisce Antonio D’Alessandro -, in quasi tutte le città capoluogo di regione si sono svolte manifestazioni a cui hanno partecipato decine di migliaia di lavoratori, basta guardare le foto pubblicate sui quotidiani, i servizi passati nelle tv, i social per rendersi conto di quale sia stata la reale partecipazione allo sciopero del 4 novembre 2016.
A Roma, oltre alla manifestazione tenutasi davanti alla sede centrale di Poste Italiane, si è svolto anche un presidio di fronte alla sede del MEF al termine del quale i Segretari delle organizzazioni sindacali hanno consegnato ad un rappresentante del Ministro Padoan una lettera in cui chiedono che il processo di privatizzazione venga definitivamente accantonato dal Governo.
Le OO.SS. che sono scese in piazza, non hanno mai disertato un tavolo, rifiutato il confronto negoziale, hanno solo fatto gli interessi delle persone che rappresentano, tante, firmato accordi buoni e rinviato al mittente le “fregature”. Lo sciopero, oltre al tema della privatizzazione, è stato indetto anche per protestare contro i disservizi creati dal recapito a giorni alterni, verso il quale di recente anche il Parlamento dell’UE ha espresso una posizione contraria, e per rivendicare un piano di rilancio della logistica.
Infine i sindacati – precisa il Segretario Interregionale Antonio D’Alessandro – denunciano la grave situazione degli uffici postali, dove gli organici sono carenti e dove lavorano oltre 10.000 part time che aspettano da anni la trasformazione del loro contratto a tempo pieno.
Le OO.SS. scese in Piazza esprimono grande soddisfazione per l’alta adesione allo sciopero, realizzata nonostante le forti “pressioni” aziendali messe in atto verso i lavoratori per non farli aderire all’azione di lotta.
La mobilitazione della categoria – conclude Antonio D’Alessandro – continua con lo sciopero delle prestazioni straordinarie fino al 23 novembre p.v.

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