Grande successo, ancor prima di arrivare in Molise, per Vincenzo Salemme. Sono tantissimi i biglietti venduti per la sua nuova commedia, “Ogni promessa è debito”, che andrà in scena sabato 19 luglio alle 21 nell’area eventi di Selva Piana nell’ambito del Campobasso Summer
Festival. Si viaggia spediti verso il sold out e gli ultimi biglietti sono disponibili in queste ore su Ticketone e Ciaotickets oltre che
nei punti vendita abituali.
Lo spettacolo aprirà il cartellone del Summer Festival (che ha poi in programma ad agosto grandi nomi come Geolier, Ghali e Anna), evento promosso da PS Live Group e dall’amministrazione comunale di Campobasso. “Ogni promessa è debito” è una commedia in due atti della quale Salemme è autore, regista e interprete e che già da settimane sta facendo registrare il sold out in tutta Italia.
“Il titolo di questa mia nuova commedia – spiega lo stesso Salemme presentando lo spettacolo – racconta il senso più preciso
del racconto: un uomo di circa 60 anni, vedovo con due figli che, per salvare la vita a se stesso e alla famiglia, esprime un voto alla patrona del suo paese, sant’Anna. L’uomo in questione è Benedetto Croce, titolare della pizzeria ‘Croce e delizia’ e si ritrova in una situazione di grave pericolo a bordo di una piccola imbarcazione insieme alla figlia Rebecca e al figlio Marco. Con loro, a fare da marinaio incompetente, Roberto Cardella, tuttofare della famiglia Croce.
Il disperato SOS di Benedetto Croce, rivolto alla santa, viene raccolto dalla guardia costiera e la notizia si sparge immediatamente in tutta la comunità. Persino la tivù locale trasmette le parole che il naufrago morente rivolge alla santa pregandola di andare in suo soccorso. L’accorato appello, riportato nel telegiornale, viene ascoltato da tutta la popolazione. I disperati vengono riportati a casa sani e salvi ma, una volta a casa, cosa farà Benedetto? Manterrà la parola data a sant’Anna? E a chi donerà quei soldi che ha promesso alla santa?
I pretendenti in lista sono parecchi. Definirei questo mio ultimo lavoro come un’opera buffa – conclude Salemme -. C’è molta comicità nella difficoltà di mantenere una promessa così onerosa. C’è un po’ di grottesco perché il protagonista deve fare i conti con il mondo del fanatismo religioso e delle apparizioni miracolose. E c’è anche qualche spunto di riflessione per l’eterno scontro tra egoismo e buona volontà, tra onestà e lucro, tra bisogno e avidità”.