‘Riordino delle Province: anche in questo caso la Giunta Frattura è totalmente ancorata al nulla

“E’ sempre più caos istituzionale intorno al processo di riordino delle Province, oltre al già difficile quadro normativo disegnato dalla Legge Delrio e dalla successiva Legge di Stabilità 2015, bisogna aggiungere l’assenza di un’apposita legge regionale per il riordino delle funzioni delle Province”. A parlare la consigliera di centrodestra, Angiolina Fusco Perrella, che con la condivisione di Michele Iorio, Giuseppe Sabusco e Salvatore Micone ha presentato un ordine del giorno.
“Ormai sono alle porte le scadenze temporali fissate dalla Legge di Stabilità, in particolare quella che invita le Province a stabilire entro il 31 marzo gli esuberi dei dipendenti, parliamo in questo caso di 88 lavoratori molisani per i quali bisogna garantire il livello occupazionale, per i quali non si può perseguire unicamente la strada della mobilità. Presidente Frattura, perché questa situazione? Perché in Molise c’è ancora questo vuoto normativo? La Regione è ancora ferma alla Deliberazione n. 759 del 31 dicembre 2014, con la quale è stato preadottato un disegno di legge che detta unicamente norme di principio, senza indicazioni sul riordino delle funzioni provinciali non fondamentali, rinviando il tutto a successive leggi regionali di riordino. Perché il Molise ancora non adempie gli obblighi istituzionali previsti dalla legge Delrio? Perché questo esecutivo non ha ancora tracciato in maniera certa e definitiva i ruoli, le funzioni e soprattutto le risorse che la Regione deve trasferire alle Province?
Gli esempi positivi da seguire ci sono, per esempio il Consiglio regionale della Toscana già lo scorso 25 febbraio ha approvato un disegno di legge che ridisegna l’assetto delle funzioni portando in Regione tutte le materie ambientali e assegnando ai Comuni turismo, sport e tenuta degli albi del terzo settore; anche nel vicino Abruzzo è stata presentata dai Presidenti delle Province una proposta che entra nel merito del riordino delle funzioni regionali e locali nell’ottica di un miglioramento delle prestazioni ai cittadini. Ci sono poi le iniziative normative portate avanti da Piemonte, Liguria e Toscana che potrebbero essere prese a modello. Vorremmo anche sapere a che punto è l’attività svolta dall’Osservatorio sulla finanza territoriale della Regione Molise, istituito con lo scopo di dare impulso e coordinamento alla ricognizione delle funzioni amministrative e provinciali oggetto di riordino, allo scopo di formulare proposte concernenti la loro riallocazione presso il livello istituzionale più adeguato. La invitiamo, Presidente, a recepire in sede legislativa, insieme alla Giunta e ai tecnici che dovranno predisporre la legge di riordino, l’indirizzo regionale che deve fare sistema con la legge Delrio, perché solo così sarà possibile delineare un sistema territoriale che funzioni, cogliendo l’occasione di ridisegnare gli ambiti territoriali ottimali di esercizio delle funzioni, proprio con il livello provinciale di raccordo delle istituzioni comunali.
La esortiamo, quindi, a rispettare quanto assunto con la Deliberazione n. 759/2014, quando veniva fissata come priorità “l’adozione della legge di attuazione della Legge 56/2014 per l’attribuzione delle funzioni attualmente svolte dalle Province, nelle materie di competenza regionale nonché definire le funzioni di riordino territoriale con particolare attenzione alla individuazione delle dimensioni territoriali ottimali per la gestione associata delle funzioni comunali”.
Con questo ordine del giorno chiediamo che la Regione metta al centro delle sua attività la salvaguardia dei livelli occupazionali, il rispetto del criterio di sussidiarietà e adeguatezza, la politica razionale sull’attribuzione delle funzioni “non fondamentali”, la garanzia sulla gestione delle risorse finanziarie e la funzionalità degli enti locali garantendo non solo i servi esistenti, dovuti nelle competenze assegnate agli enti territoriali, ma anche avviando una nuova fase di delega delle funzioni.”

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