Rete della Sinistra: Le nostre proposte sul risanamento della sanità molisana e quelle del Comitato San Timoteo

Il Comitato San Timoteo (CST), come soluzione strategica allo stato comatoso in cui versa la sanità molisana, propone la completa regionalizzazione del servizio sanitario; nell’immediato tramite un “Decreto Molise”, seguito, con i tempi (lunghi) delle riforme costituzionali, dalla trasformazione del Molise in regione a statuto speciale. Riteniamo che quanto auspicato dal CST sarà attuato molto più facilmente e velocemente con l’approvazione della cosiddetta autonomia differenziata, con la quale verranno devoluticompletamente alle regioni servizi pubblici chiave, come la sanità, la scuola, il fisco ed altro.

Come Termoli Bene Comune – Rete della sinistra, riteniamo che la prospettiva che il CST stima salvifica costituirebbe una ulteriore mazzata al servizio sanitario del Molise. Già oggi in Italia ci sono 21 servizi sanitari diversi: 19 regionali e due provinciali (Bolzano e Trento). La regionalizzazione (non ancora totale) del servizio sanitario ha generato enormi squilibri tra i servizi erogati nelle regioni, perché enormi si sono rivelate le capacità e le volontà gestionali da regione a regione. Nella graduatoria negativa delle inefficienze e degli sprechi (ammesso che si tratti solo di questi) al primo posto si trova la sanità molisana, con un “indice di fuga” (percentuale di molisani ricoverati fuori regione) del 30%, contro la media nazionale del 9%.

Ciò significa che le buone pratiche, sperimentate nelle regioni virtuose, non si trasferiscono in quelle sprecone, inefficienti o peggio. La divaricazione tra le 21 sanità sta di fatto minando l’unità nazionale nella tutela della salute, che è un diritto di rango costituzionale (art. 32 cost.). Noi per primi, oltre un anno fa, abbiamo proposto la promulgazione di un “Decreto Molise”, ma in un’ottica diametralmente opposta a quella del CST. In termini strategici noi propugniamo la rinazionalizzazione del servizio sanitario, affidando alle regioni compiti di controllo e proposta, ma non gestionali. Per questo non possiamo aderire alla proposta del CST, pur encomiabile per l’impegno che profonde da anni sul tema salute.

Allo stato attuale, riteniamo che sia importante ed urgente avanzare proposte con effetti operativi diretti, come le seguenti: 1) una campagna straordinaria di reclutamento del personale sanitario, finanziata con extrafondi, indipendenti dal riparto del fondo del servizio sanitario nazionale e dal ripianamento del disavanzo della sanità regionale; 2) l’indizione a tempi stretti dei concorsi da primario dei troppi reparti da facenti funzione; 3) la sostituzione dei direttori generale, sanitario ed amministrativo dell’ASReM.

Insieme ad altri comitati, abbiamo portato alla discussione dei cittadini tali proposte, tenendo tre assemblee popolari: il 23 agosto a Termoli, il 3 settembre a Guglionesi ed il 7 settembre a Larino. La nostra intenzione è di estendere le assemblee ad altri centri dell’intero Molise, inclusi i piccoli paesi, che sono quelli che più soffrono la carenza dei servizi sanitari.

Le nostre proposte hanno non solo un diverso contenuto, rispetto a quella del CST, ma anche una diversa impostazione. Il sistema sanitario del Molise si sta sgretolando sempre più rapidamente. Di fronte all’eventualità di un collasso imminente, riteniamo che vadano messi in secondo piano i grandi temi, per avanzare poche e semplici rivendicazioni “emergenziali”, condivisibili anche da chi ha orientamenti strategici diversi, che mettano la sanità molisana in grado di recuperare un decente livello di funzionalità in un tempo relativamente breve (un paio d’anni). I grandi temi non vanno cancellati ed il dibattito in materia deve continuare, ma nel frattempo occorre impedire che l’oggetto della discussione si dissolva per autoconsunzione.

Come commentò Tito Livio, mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata.

Se noi non possiamo aderire alla proposta strategica del CST, il CST può condividere le nostre proposte operative, senza rinunciare alla sua opzione strategica.

Termoli Bene comune – Rete della Sinistra

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