La risoluzione dell’annoso problema finanziario, quindi, non può che contribuire alla crescita di una iniziativa di così grande rilevanza per il nostro territorio. Non poteva, dunque, la politica regionale, lasciare fuori, ancora una volta, il Parco, considerate le sue finalità che vanno molto oltre a quanto si possa pensare, visto che i programmi che si vogliono portare avanti prevedono anche e soprattutto la valorizzazione del territorio con importanti ricadute in termini di presenze turistiche, quindi economiche e conseguentemente occupazionali. Il Parco dell’Olivo si conferma, – conclude Scarabeo -dunque, una realtà che vuole crescere insieme all’ambiente che lo circonda, promuovendo la cultura dell’olivo e dell’olio che da sempre ha caratterizzato il territorio, motivi questi più che validi per creare le migliori condizioni in tema di crescita economica per quest’area.”