Preoccupazione e perplessità dei Comunisti italiani per il piano sanitario regionale

Il Partito dei Comunisti italiani esprime forti preoccupazione e perplessità rispetto ai Programmi Operativi 2013 – 2015 deliberati dalla Giunta Regionale e illustrati dal Presidente nella seduta monotematica del Consiglio Regionale  del  27 gennaio 2013. Una nuova proposta di piani operativi molto diversa da quella approvato a luglio 2013. Una proposta, all’epoca, ampiamente condivisa che trovava un giusto equilibrio di ripartizione tra sanità pubblica e privata anche rispetto ai poli di eccellenza presenti sul territorio. Una proposta che prevedeva interventi per un miglioramento e potenziamento del servizio sanitario pubblico e misure i di razionalizzazione e riorganizzazione per evitare sprechi e doppioni di prestazioni e riequilibrare le risorse disponibili per la sanità molisana.

La nuova proposta di Programmi operativi non sembra in grado di garantire un rilancio e una razionalizzazione della sanità regionale almeno su alcune scelte:
·        il progetto di integrazione tra Ospedale Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II di fatto prevede un forte penalizzazione della struttura pubblica a vantaggio della Fondazione Privata, con un progressivo trasferimento delle attività presso la struttura privata;
·        il trasferimento di 7 unità operative complesse dall’Ospedale Cardarelli alla Fondazione rappresenta la sottrazione alla struttura pubblica di unità funzionanti presso l’ospedale Cardarelli, concedendo un indebito vantaggio al privato attraverso la penalizzazione del pubblico;
·        la ripartizione dei posi letto prevista dal nuovo Piano prevede l’assegnazione di 440 posti letto alla struttura privata (37%) utilizzando il progetto di integrazione delle strutture, considerando pubblici anche quelli i posti letto della Fondazione che in realtà sono privati a tutti gli effetti.
Il PdCI del Molise intende riaffermare la centralità del programma di centro sinistra nei confronti delle scelte strategiche che la governance regionale intende attuare, compresa la revisione dei Programmi Operativi. Si rischia una privatizzazione selvaggia della sanità molisana che il programma del centrosinistra non prevedeva e che noi riteniamo dannosa e sbagliata. Chiediamo, quindi, al Presidente Frattura di tornare sui suoi passi e di ripartire dal Programma del Luglio 2013, condiviso anche delle strutture del Ministero della Salute, che affrontava anche, in modo risolutivo, la razionalizzazione delle risorse finanziarie in ambito sanitario. In un momento così critico per la nostra regione sarebbe folle spingere sull’accelleratore per un piano diverso dal programma sottoscritto con gli elettori, scontentando i cittadini e svantaggiando la sanità pubblica solo per fare l’ennesimo regalo, dopo i disastrosi anni della gestione Iorio, alle strutture private.
Nicola Macoretta: Segretario regionale PdCI

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