Precari Protezione Civile. Romagnuolo: dal tavolo tecnico parta una proposta condivisa

romagnuolo regione<< Dal tavolo tecnico che oggi  lunedì 12 gennaio sarà costituito in Prefettura a Campobasso dovrà partire una proposta unica, forte e condivisa per dare una risposta a tutti i dipendenti precari dell’Agenzia regionale di Protezione Civile>>. Lo sostiene il consigliere regionale di Progetto Molise, Nicola Eugenio Romagnuolo che si rivolge a tutto il Consiglio regionale, ai parlamentari molisani e al sottosegretario di Stato, Sabrina De Camillis al fine di individuare un percorso comune con il Governo nazionale così come avvenuto in altre Regioni colpite da calamità naturali.

Secondo il consigliere <<Se si fosse giocato d’anticipo, come in effetti il Governo Frattura aveva annunciato, per rivedere la Legge che ha istituito l’Agenzia coinvolgendo i sindaci come attori principali della ricostruzione (e il sottoscritto era disponibile a condividere il percorso) sarebbe sicuramente arrivato qualche risultato. Invece, in un anno, oltre a cambiare tre dirigenti si è arrivati a una soluzione drastica di non rinnovare i contratti e di mandare a casa più di duecento persone. Concordo – prosegue Romagnuolo – che qualcosa da rivedere c’era ma la decisione improvvisa e spropositata della Regione si sta rivelando come una cura peggiore del male. In altri territori la strada indicata e seguita è stata un’altra, quella di prorogare i contratti o di stabilizzare i dipendenti che in questi anni hanno acquisito conoscenze e competenza gestendo migliaia di pratiche e preparando tutti i documenti necessari per portare avanti le procedure della ricostruzione post-sisma, in ultimo gli accordi di Programma Quadro a valere sui fondi della delibera Cipe del 2011>>.
Inoltre, il Consiglio regionale – ancora una volta – poteva dare un apporto costruttivo, invece è stato messo da parte, estromesso con decisioni d’imperio.
Per queste ragioni, Romagnuolo rinnova a tutte le parti coinvolte nell’incontro di oggi <<a mettere da parte qualsiasi colore politico e a formalizzare un’azione comune per evitare i licenziamenti>>.

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