Alla condizione abitativa provvisoria e ai relativi disagi si aggiunge una spesa mensile che va a incidere sui redditi delle famiglie o di chi vive solo. Si pensi, ad esempio, a un anziano che percepisce una pensione al minimo e si ritrova senza una casa e con l’affitto da pagare.
A tal proposito, nella precedente legislatura avevo presentato una proposta di Legge regionale relativa proprio alle misure a favore dei nuclei familiari sgomberati dalla prima abitazione e tuttora costretti in situazione di alloggio precario o provvisorio a seguito degli eventi sismici. A causa dell’interruzione della legislatura, questo provvedimento non è arrivato alla discussione in Consiglio regionale ma i problemi economici per i nuclei familiari continuano a sussistere.
Ovviamente bisognerà stabilire dei parametri per definire quali sono le reali situazioni di disagio conseguenti ad esempio, a ritardi nella presentazione dei progetti o ad altre procedure, verificando in sostanza quali sono i casi non addebitabili alla responsabilità dirette dei cittadini e che dovranno essere dimostrati anche con un regolare contratto di locazione.
Si tratta di un intervento necessario – conclude Romagnuolo – per alleviare, per quanto possibile, una condizione di disagio e precarietà alle famiglie che dopo undici anni vivono ancora in abitazioni provvisorie e sono costrette a pagare l’affitto in attesa di poter rientrare nelle case danneggiate dal terremoto. Confido nella sensibilità e nella condivisione da parte del Presidente Frattura e di tutti i consiglieri”.