PETRAROIA: “TUTELA DELLA SALUTE E AREA DI CRISI. LE DUE SFIDE DEL MOLISE”

Secondo le ricostruzioni storiche gli Alpini che nel 1944 marciavano per conquistare Monte Marrone e liberare l’Italia dai Nazisti intonavano questo canto in dialetto piemontese “ finalmente combattiamo la guerra giusta”. Il loro sacrificio ci sia da esempio e ci aiuti a capire contro chi mobilitarsi per difendere la nostra comunità regionale. Menziono le due sfide principali che meritano di vederci uniti a tutela della salute e del lavoro. Sul primo punto il Governo intende applicare il disposto del Patto per la Salute e inviare un tecnico a chiudere gli ospedali e cancellare i servizi sociosanitari considerati Extra-Lea ( dimessi psichiatrici, Alzheimer, trapiantati, malattie rare, malati cronici stabilizzati, ecc. ).

Sul secondo punto il Ministero dello Sviluppo nonostante la Risoluzione della Camera dei Deputati non convoca le istituzioni ed i sindacati per sottoscrivere l’Accordo di Programma sull’Area di Crisi. Se persiste confusione e si alimenta ad arte la divisione fomentando i cittadini esasperati ed i lavoratori licenziati, si fa il gioco del Governo, ci si spacca a livello locale, si torna al voto e chiunque vincerà si troverà al cospetto di una sanità tagliata, di prestazioni sociosanitarie soppresse e di una situazione occupazionale irrisolta. Avrà vinto la linea del rigore del Ministero dell’Economia che potrà decantare i risparmi sulla spesa sanitaria ed il mancato finanziamento dell’Accordo sull’Area di Crisi. Poca cosa i 300 milioni di euro risparmiati sul Molise sui 2.200 miliardi di debito dello Stato, ma sufficienti per privare di dignità un’intera popolazione senza assumersene nemmeno la responsabilità. Infatti se la regione si lacera al proprio interno e si dilania in scontri violenti, perde ogni possibilità di difendersi credibilmente sui tavoli governativi nazionali e le episodiche iniziative di parlamentari, confederazioni sindacali o esponenti istituzionali molisani, serviranno più a lavarsi la coscienza che a raggiungere il risultato. Sostituito Frattura con un tecnico ministeriale spariranno i debiti, gli ospedali resteranno aperti e tutti vivranno felici e contenti ? Creare ostacoli e divisioni per non far firmare l’Accordo sull’Area di Crisi aiuterà i mille dipendenti dell’Ittierre a trovare un altro lavoro ? Far passare il taglio di tutte le prestazioni sociosanitarie Extra-LEA come una colpa di Frattura che non risponde per i dimessi psichiatrici, l’Alzheimer, i cronicizzati o i trapiantati, servirà a far ripristinare anche una sola erogazione in favore di quei pazienti ? Assolutamente no. E allora perché non fermarsi a riflettere che la tutela della salute è un tema che appartiene a tutti e merita di essere difeso da tutti contro un’impostazione del Governo che calpesta l’art. 32 della Costituzione. Che significa che un trattamento terapeutico non inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza non può essere erogato nemmeno con soldi propri nelle regioni sottoposte a commissariamento ? Il comune di Torino ha impugnato gli atti e vinto al TAR Piemonte contro il Ministero della Sanità che tagliava le prestazioni sociosanitarie ( sentenze n.154, 156 e 157 del 29 gennaio 2015 che mi sono state inviate dal Sottosegretario Biondelli ). Per mercoledì 11 febbraio insieme a tutti gli Assessori alle Politiche Sociali ci confronteremo col Ministro Lorenzin proprio su questo tema degli Extra-Lea. Non è preferibile emulare gli Alpini di Monte Marrone e fare insieme una guerra giusta, anziché illudersi che il voto anticipato e la sostituzione di Frattura risolverà ogni problema ?

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