Quanto sta accadendo è assurdo – commentano Parpiglia e Di Pietro in una nota congiunta – perché lo Stato abiura in nome di un principio puramente economico. Si tratta di un ricatto alle Regioni, affinché non intervengano sulla materia. Un affronto che è anche un’abiura all’illegalità e all’interesse di pochi. Noi dell’Italia dei Valori non accetteremo mai che i cittadini vengano calpestati e che un’attività illegale e dannosa, diventi conforme alla Legge solo perché apporta benefici alle finanze pubbliche”.
Carmelo Parpiglia e Cristiano Di Pietro ricordano poi che “non è il primo assist del Governo alle lobby del gioco. Già in passato, l’Esecutivo guidato da Enrico Letta aveva ridotto la multa di 2,5 miliardi di euro a dieci concessionarie di slot machine che eludevano i controlli sulla giocate, non collegando gli apparecchi alla rete dei Monopoli ed evadendo così le tasse. Insomma, le accuse di danno erariale vengono mosse alle Regioni e non ad evasori conclamati, punendo ancora una volta i cittadini onesti, già tartassati, mentre si continua a ignorare il grido di allarme di tante famiglie risucchiate dal vortice del gioco”.
Infine, come annunciato dal Segretario nazionale dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina, “a gennaio presenteremo in Parlamento un Proposta di Legge d’iniziativa popolare e invitiamo tutti – concludono gli amministratori molisani – a firmare per sostenere una norma che tutela i deboli contro l’arroganza del potere”.