Ondate di calore: i soggetti a rischio ed i consigli degli esperti

Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione e rappresentano un rischio per la salute della popolazione. L’ondata di calore e i livelli di rischio per la salute previsti dal Sistema Nazionale di allarme sono definiti in relazione alle condizioni climatiche di una specifica città.
Il corpo umano riesce a riequilibrare la temperatura interna attraverso la sudorazione, ciò però non sempre è sufficiente, quando il tasso di umidità è molto alto ad esempio, il sudore evapora più lentamente impedendo al corpo di raffreddarsi in maniera efficiente, ecco quindi che è necessario dargli una mano seguendo dei comportamenti corretti, al fine di evitare che la temperatura corporea possa aumentare così tanto da danneggiare organi vitali. La capacità di termoregolazione di una persona è condizionata da fattori come l’età, le condizioni di salute, l’assunzione di farmaci. I soggetti a rischio sono: le persone anziane o non autosufficienti, le persone che assumono regolarmente farmaci, i neonati e i bambini piccoli, chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all’aria aperta.

Per questo, durante i giorni in cui è previsto un rischio elevato di ondate di calore e per le successive 24 o 36 ore gli esperti consigliano di seguire queste semplici norme di comportamento:

– Evitare di uscire nelle ore più calde della giornata (dalle ore 11 alle ore 18), tale consiglio è valido soprattutto per gli anziani, bambini piccoli, e in genere per i soggetti più fragili (persone con cardiopatie, o non autosufficienti, convalescenti etc);

– Ripararsi dal sole utilizzando un copricapo e usare occhiali da sole. Indossare preferibilmente abiti e cappelli leggeri, di colore chiaro, in fibre naturali, gli abiti in fibre sintetiche impediscono infatti la traspirazione e la dispersione del calore;

-In auto usare le tendine parasole, e non lasciarla al sole con a bordo persone o animali;
– Per ridurre la temperatura corporea, laddove ve ne fosse bisogno, può essere utile bagnarsi la testa, compatibilmente con eventuali patologie e non dopo aver mangiato.

– In casa, proteggersi dal calore del sole con tende o persiane e mantenere il climatizzatore a 25/27gradi. Se si usa un ventilatore non indirizzarlo direttamente sul corpo.

– Se in casa è con voi una persona malata, fate attenzione che non sia troppo coperta.

-Ricordarsi di bere spesso, anche in assenza dello stimolo della sete, soprattutto acqua (almeno due litri al giorno, fatte salve diverse prescrizioni mediche), per cui è consigliabile avere con se una piccola scorta. Moderate l’assunzione di bevande gassate e zuccherate, ricche di calorie, limitare o meglio ancora eliminare del tutto anche le bevande che contengono caffeina (caffè, tè nero etc.). Evitate le bevande alcoliche perché aumentano la sensazione di calore e la sudorazione, contribuendo così ad aggravare la disidratazione.

-Seguire una dieta adeguata. Consumare preferibilmente pasti leggeri, preferendo la pasta e il pesce alla carne, evitando i cibi elaborati e piccanti. Evitate anche i pasti abbondanti, preferendo quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata. Si consiglia di mangiare frutta o verdure fresche. Qualche gelato è concesso, ma si consigliano quelli al gusto di frutta, meno calorici.

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