A questo punto, subito dopo la dichiarazione di morte cerebrale, il Centro di Coordinamento Trapianti, allertato dal personale medico dell’U.O. di Rianimazione dell’IRCCS Neuromed, ha attivato varie équipe diramate sul territorio nazionale.
Tutto è culminato questa mattina, quando quattro gruppi chirurgici provenienti dalla Sicilia, dall’Università Tor Vergata di Roma, dall’ospedale Bambin Gesù e da L’Aquila, sono arrivati nella sala operatoria del Neuromed per procedere all’espianto degli organi. Organi che grazie a staffette scortate da auto della Polizia Stradale, e nel caso della Sicilia da un aereo in partenza da Napoli, ora sono in viaggio verso le loro destinazioni.
“Quello che abbiamo potuto osservare qui al Neuromed è un gesto di grande generosità” – dicono all’unisono Edoardo Romoli, Direttore Sanitario dell’Istituto di Pozzilli, e il Dott. Fulvio Aloj, Responsabile dell’U.O. di Rianimazione– “Diverse persone potranno ricevere nuova speranza da questo sfortunato giovane. La tristezza che tutti proviamo per non aver potuto salvare la sua vita viene in qualche modo alleviata da ciò che la sua famiglia ha fatto. Noi del Neuromed vogliamo esprimere tutta la nostra ammirazione a questa famiglia che ha affrontato un dolore così grande con una decisione così altruista”.