Musacchio: la questione morale resta principalmente una questione politica

Ancora una volta la questione morale si pone alla nostra attenzione come il punto cruciale da affrontare e divenuto prioritario non solo alla luce delle  ultime vicende molisane in corso di accertamento ma anche per le altre inchieste giudiziarie oggetto di attenzione da parte della magistratura locale. Al di là delle singole responsabilità penali e non, è necessario riflettere se e come sia possibile porre rimedio a questo decadimento etico, culturale, politico e sociale. Quello che ci lascia esterrefatti e che contribuisce in modo perentorio ad allontanare i cittadini dalla politica e dalla “cosa pubblica”, è la sostanziale latitanza della politica di fronte a tutto ciò che sta accadendo. Ancora una volta, senza l’intervento preciso e puntale della magistratura, dobbiamo prendere atto che la politica (i partiti) non ha in sé gli anticorpi necessari ed indispensabili per combattere un contesto endemico ormai in piena metastasi. La questione morale, tuttavia, resta principalmente una questione politica. Il nodo da districare ora è quello di correre ai ripari e di porre in essere dei correttivi seri e, oserei dire, radicali. Correttivi non solo etici o morali – indispensabili se si vuole restituire efficacia, trasparenza e credibilità al sistema – ma soprattutto di natura politica. Servono, in altre parole, regole chiare ed inderogabili per chi vuole fare politica, per chi vuole portare un contributo personale alla politica, per chi vuole candidarsi nella amministrazione pubblica, per chi vuole intraprendere – del tutto legittimamente – l’attività politica o amministrativa. Senza questa perentoria assunzione di responsabilità si corre il rischio di consegnare i partiti e la stessa vita amministrativa, e per l’ennesima volta, a personaggi che tutto perseguono tranne che il bene comune o l’interesse della collettività. In questo contesto ritengo che le valutazioni dei partiti, purtroppo, saranno decisive. Sarà inutile predicare il cambiamento, il rinnovamento, la moralità e la trasparenza e poi avere partiti dove questi principi sono puri richiami estetici. Si deve voltare definitivamente pagina evitando di riproporre, consapevolmente o meno, gli stessi vizi di chiusura dei partiti, di logiche autoreferenziali, di politici che vengono nominati grazie alle clientele e alle lobbies di potere. Mi auguro fortemente che i molisani in futuro giudicheranno soltanto i “comportamenti” che realmente vorranno voltare pagina. Tutto il resto è noia e chiacchiere al vento.

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