I consiglieri regionali sparsi nel Paese sono 1110 (945 sono invece i deputati e senatori), a cui vanno aggiunti gli assessori esterni. In alcuni casi anche i benefit dei consiglieri regionali riescono a superare quelli previsti per i parlamentari. La diaria, cioè l’assegno mensile destinato agli eletti per far fronte alle spese di vitto e alloggio nella città dove ha sede l’assemblea, la dice tutta. Mentre i “poveri” deputati se la cavano con 3.500 euro al mese. A diversi consiglieri regionali sul territorio va molto meglio. Il Molise, riconosce ai suoi eletti una diaria minima di ben 4.500 euro netti al mese, esentasse, oltre lo stipendio ed il famigerato art. 7. E poi tanti altri vantaggi. Ci sono poi gli esperti chiamati a offrire le proprie competenze, spesso a fronte di cospicui pagamenti. Non dimentichiamo il parco macchine e le sedi regionali esterne. Allora come uscirne? La nostra idea è semplicissima e prevede un’articolazione territoriale completamente rivoluzionata rispetto a quella attuale spazzando via le Province e tutte le Regioni. Il tutto dovrebbe ruotare su due livelli: lo Stato centrale e i Comuni (sistema questo peraltro già in uso in passato nella nostra Italia).
Vincenzo Musacchio – Presidente – CO.RE.A. – Molise