Montenero/ Risponderemo all’emergenza solo se riusciremo a mettere in piedi una forza di unità comunale

La pandemia da Covid-19 cambierà nel profondo il tessuto socio-economico, le relazioni tra individui e quelle tra Stati, stravolgerà le attività umane più disparate, dalle più complesse alle più semplici ed elementari. È uno di quelli appuntamenti della Storia che modificano tutto, al pari di una guerra mondiale o una crisi economica planetaria. Il mondo che ne conseguirà sarà ineluttabilmente diverso da quello che conoscevamo prima.


D’altronde tutti ci rendiamo conto come stiano cambiando le relazioni umane. In tanti ci accorgiamo di come la pandemia stia impattando sul mondo del lavoro e su quello della scuola. Cambieranno i rapporti tra centro e periferia, città e campagna, aree costiere e aree interne. Cambierà il modo con cui vivremo le città e i comuni, come penseremo la mobilità, la pianificazione urbana e la progettazione delle abitazioni. Cambierà il modo di pensare il turismo, la fruizione culturale e il tempo libero. Si modificherà il rapporto Stato-cittadino, in particolare come saranno fruiti i servizi di base: dalla sanità al trasporto pubblico, dalla macchina amministrativa a quella giudiziaria. A guardare nel profondo a cambiare saranno le percezioni stesse dello spazio e del tempo.


In tempi di profondi cambiamenti, di transizioni forti, dove uscirne migliori sarà possibile a patto di rimettere in discussione modelli economici-sociali insostenibili e ideologie vetuste, in tempi di precarietà sociale e individuale, almeno nel breve periodo molti resteranno indietro e rischieranno di non farcela. Nei prossimi mesi assisteremo a una crisi economica e sociale forte che romperà gli anelli più fragili della società, attaccando tanto il lavoro salariato, quanto quello autonomo. Interi comparti industriali saranno sempre più in difficoltà, non essendosi mai del tutto ripresi dalla crisi economica del 2007/2008.
Il nostro territorio non sarà esente sia dai macro-cambiamenti, sia dalla crisi economico-sociale di breve termine. I motivi sono diversi, ma per semplicità di discorso sono riassumibili nella fragilità del sistema produttivo, troppo legato al settore critico dell’automotive, e alla debolezza infrastrutturale del territorio in cui Montenero ricade.


Se questa è la cornice in cui ci ritroveremo nei prossimi mesi, l’Amministrazione Travaglini e i dieci anni peggiori della storia amministrativa di Montenero, non possono rappresentare di certo la soluzione. Semmai il contrario: in questi ultimi dieci anni si sono accumulati problemi che sono diventati strutturali e che rappresentano una zavorra al rilancio e alla ripartenza. Dai grandi deficit viari, all’assenza di politiche che rilancino l’economia, dalla mancanza della cura per i beni comuni, al ritardo manutentivo sull’acquedotto comunale, dalla rimozione dei concetti di trasparenza amministrativa e giustizia sociale, fino ad una visione lobbystica della comunità.
Il polo civico e progressista – messo in campo dalle forze Costruiamo il Futuro (CF), Montenero Bene Comune (MBC) e Partito Democratico (PD) – è l’unica realtà politica attorno a cui costruire la rinascita di Montenero in alternativa al disastro amministrativo rappresentato dal trio Travaglini-Porfido-Contucci. Supportare e condividere questo progetto sarà la strada per far uscire Montenero dalle secche generate dall’aridità amministrativa e politica degli ultimi anni.
Il rilancio dello sviluppo economico dovrà essere legato alle potenzialità del territorio, al collegamento di quest’ultimo con le grandi arterie di comunicazione e all’incremento dei servizi per la persona e per il cittadino.
Dinanzi all’emergenza crediamo però che nemmeno il buon lavoro fatto dalle forze politiche e dai consiglieri di minoranza possa bastare. Davanti alla prospettiva di attraversare una crisi economica che sfilaccerà sempre più il tessuto sociale di Montenero, crediamo sia doveroso allargare il recinto costruito per attrarre tutte le forze, incompatibili con l’Amministrazione, che hanno a cuore il bene comune, la salvezza della comunità e il rilancio del territorio. Risponderemo all’emergenza solo se riusciremo a mettere in piedi una FORZA DI UNITÀ COMUNALE capace di unire i monteneresi, per superare le difficoltà e riposizionare Montenero nel ruolo da protagonista che gli compete. Questa è la sfida che noi siamo pronti a lanciare e a raccogliere.


Francesco Borgia
Partito Democratico

Gianluca Monturano
Montenero Bene Comune

Nicola Palombo
Costruiamo il Futuro

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