In Gesù che nasce nella povertà e nell’abbandono, che è circondato dai pastori, i più poveri fra i poveri, che non trova nelle case di Betlemme nemmeno un piccolo angolo per nascere, noi vediamo manifestarsi la gloria di Dio, udiamo il lieto annunzio di salvezza che Dio si è fatto uomo. Presepe ha il significato di “mangiatoia”, dove è stato accolto il figlio dell’uomo. Facciamo in modo che ognuno di mnoi diventi presepe, diventi “mangiatoia” che accoglie il salvatore, perchè allora avremo la Pace, allora potremo rivolgere il nostro sguardo a chi ha bisogno di noi. Seguendo l’esortazione di papa Francesco ad essere una chiesa in uscita, ad arrivare alle periferie, ossia a chi ci chiede aiuto facciamoci una domanda. Quanti di noi percorrendo le strade si chiedono, dove vedono i cartelli ” lavori in corso”, da quanto tempo si protraggono? Ebbene la domanda che vi rivolgo è la nostra vita da quanto anni ha il cartello “lavori in corso”? da quanto tempo aspetta di essere cambiata, di essere portata verso la luce? Il Natale deve essere per tutti noi la luce, lo stimolo a togliere quel cartello dalla nostra vita”.
Alla fine della celebrazione della Santa Messa, dopo aver benedetto il Presepe, donato al paese molisano dal Gruppo Amici del Presepe di Monte Porzio Catone, uno dei tanti presepi artistici che vengono realizzati ogni anno per una mostra internazionale, mons. Angelo Spina ha lasciato gli auguri di Natale ai molisani con l’impegno di vivere questo evento riscoprendo i valori più veri e tralasciando quelli del consumismo.
MDL