“La legge regionale 10/13 – sottolinea Monaco – contiene disposizioni per il contenimento della spesa pubblica ed anche la riduzione di costi degli apparati amministrativi degli enti pubblici di natura economica, quale il COSIB. Con tale normativa è stato stabilito che gli eventuali gettoni di presenza non possono superare il valore di 30 euro a seduta a titolo di rimborso spese. Non è possibile che al Consorzio Industriale, invece di adeguarsi a quanto stabilito nel rispetto dei principi di coordinamento della finanza pubblica, cerchino di eludere la legge. Trasformare il gettone di presenza in uno stipendio fisso non solo è contrario alla normativa in vigore, ma dimostra totale indifferenza nei confronti di una catastrofica situazione produttiva ed occupazionale del Nucleo Industriale di Termoli”.
Vista l’attuale situazione di crisi del settore produttivo, che in basso Molise ha portato già alla chiusura di decine di impianti, c’è da chiedersi se sia veramente necessario tutto questo lavoro da parte degli amministratori.
“Che 1600 euro al mese possano risultare un risparmio per l’Ente è illogico – prosegue Monaco – l’unico vero risparmio si registrerà dal momento in cui sparirà il gettone di presenza e si percepirà solo il rimborso spese previsto dalla legge”.