Molise In Azione – Idee e Progetti per il Futuro presenta il libro “Il Corano Senza Veli” di Magdi Cristiano Allam

Domenica 15 aprile 2018 alle ore 18:00, preso la Biblioteca Comunale “Ibrahim Kodra” in Corso Skandemberg a Campomarino, l’Associazione di Cultura “Molise In Azione – Idee e Progetti per il Futuro” organizza la presentazione del libro “Il Corano Senza Veli” di Magdi Cristiano Allam.
Allam giornalista e scrittore di origine egiziana, già vice direttore del Corriere della Sera, si è contraddistinto negli ultimi anni per la scelta di convertirsi alla religione cattolica e per la continua denuncia dei rischi che una immigrazione incontrollata possa portare alla pacifica convivenza nel nostro Paese ed in Europa ed agli stessi valori della cultura e della società europea.
L’incontro, che verrà introdotto dal Presidente dell’Associazione Vincenzo Glave, vedrà la partecipazione dell’Autore – Magdi Cristiano Allam – il quale al termine della presentazione si intratterrà con i partecipanti per confrontarsi sulle delicate problematiche dell’immigrazione, dell’integrazione, dello ius soli e dei rapporti tra religioni.
Tematiche importanti e sempre attuali, specie alla luce dei continui sbarchi sulle nostre coste e della difficile integrazione delle migliaia di immigrati presenti nel nostro Paese.
Tematiche che, purtroppo, nell’attuale scenario politico e nei media, sembrano esser state dimenticate, ma che sono di stretta attualità dinanzi ad un fenomeno diffuso ed incontrollato e di fronte alle comunque presenti istanze politiche di quanti vorrebbero, comunque, portare avanti il progetto della cittadinanza facile per gli immigrati (il così detto ius soli).
L’incontro, dunque, si pone in continuità con il precedente appuntamento estivo in cui l’Associazione Molise in Azione aveva discusso – alla presenza dell’Onorevole Rizzetto – del business dell’accoglienza dell’immigrato, sollevando per prima a livello regionale e nazionale lo scandalo del Villaggio del Terremoto di San Giuliano, colpevolmente abbandonato per anni e destinato ad essere ristrutturato – per milioni di euro pubblici – al fine di ospitare diverse migliaia di immigrati in un territorio abitato circa mille abitanti per lo più anziani.

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