Modifiche alla legge regionale su Sostegno all’Editoria, pdl di iniziativa della Giunta presentata al Consiglio regionale

“Modifiche alla legge regionale n. 11 del 20 maggio 2015 “disciplina del sostegno all’editoria locale” e ss.mm.ii”, è il titolo della proposta di legge (contraddistinta con il n. 74), di iniziativa della Giunta presentata al Consiglio regionale.


La pdl prevede di apportare delle modificazioni a due articoli della legge regionale n. 11/2015 per il sostegno all’editoria. In particolare -come si spiega nella relazione illustrativa sottoscritta dal Presidente della Regione Donato Toma- si modifica l’articolo 5, avente ad oggetto i casi di esclusione dal contributo, prevedendo l’abolizione del comma 3 che pone il divieto di accesso al contributo medesimo da parte di coloro i quali hanno già usufruito di altri contributi pubblici.

La soppressione di tale previsione –si spiega ancora nella relazione- è dettata dal mutato quadro normativo sui contributi all’editoria che tende, a livello nazionale, a ridurre, fino addirittura ad azzerare, il contributo pubblico alle emittenti ed alla stampa locale. Resta naturalmente vigente ed invariata la previsione di cui al comma 2 bis, del successivo art. 6, che disciplina la non ammissibilità di quelle spese che siano state già oggetto di contributo pubblico comunque denominato. Le due modifiche successive intervengono invece sull’art.9 (revoca dei contributi) prevedendo, in entrambi i casi, la fissazione di una data certa rispetto alla quale disporre l’obbligo del mantenimento dei requisiti da parte dei soggetti beneficiari del contributo.


Obiettivo dichiarato dell’iniziativa legislativa –si legge nella parte motiva della DGR n. 215/2019 che approva la pdl- è quello di sostenere le attività delle emittenti e della stampa locale attraverso un ampliamento della possibilità di partecipazione al beneficio, anche attraverso la statuizione di tempi certi e prefissati in ordine all’obbligo di mantenimento dei requisiti occupazionali in capo ai soggetti beneficiari del contributo regionale. Il tutto favorendo la semplificazione e la trasparenza del procedimento amministrativo.


La della Commissione consiliare competente sarà chiamata ora ad esaminare e ad esprimere un conseguente parere sulla proposta di legge, prima che essa passi al vaglio del Consiglio regionale per le decisioni finali.

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