Mi preme sottolineare che l’aver deciso di prorogare di due anni la legge 30/2009 – fissando il termine ultimo per apportare le modifiche al 31 dicembre 2015 – di fatto ci consente di poter vagliare – con la dovuta attenzione – tutte le proposte.La fretta – in settori come questo dove le scelte, delicatissime e rilevanti, hanno reale incidenza sia sul settore economico sia su quello ambientale – si trasforma troppo spesso (e gli esempi non mancano) in “tentazione” speculativa e affaristica mentre invece la nuova normativa dovrà guardare anche alle emergenze sociali e alle necessità delle famiglie.La sollecitazione dell’Acem – forse solo frutto della fretta, quella di comunicare all’esterno le proprie attività – avrebbe potuto essere preceduta da un incontro sullo stato dell’arte dei lavori preparatori alle modifiche invocate dalle associazioni di categoria.Incontri chiarificatori che non sono stati richiesti in questa precisa occasione né ho mai negato, nemmeno in passato.
Salvatore Ciocca