Mobilitazione contro l’ulteriore privatizzazione, Poste Italiane non va in ferie!

Negli ultimi due mesi – afferma il Segretario della CISL Poste Abruzzo Molise Antonio D’Alessandro – in ogni regione e territorio si sono svolti attivi unitari, assemblee, incontri con tutte le forze politiche per sensibilizzare la cittadinanza e chi ci rappresenta nelle istituzioni sul tema dell’ulteriore quota di azioni di Poste Italiane da collocare in Borsa e del passaggio del 35% a cassa Depositi e Prestiti e, in particolare, sulle possibili ricadute sull’azienda Poste, sui dipendenti e sull’erogazione dei servizi alla collettività.
Alle azioni messe in atto dal Sindacato si è avuta una risposta forte, compatta e determinata delle lavoratrici e dei lavoratori postali, attraverso una partecipazione attiva e numerosa alle assemblee svoltesi sui territori e alle molte manifestazioni indette.  Il Sindacato ribadisce la propria determinazione a salvaguardare azienda e categoria intervenendo sul Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del governo ancora in discussione nelle commissioni parlamentari.
Nel frattempo – continua Antonio D’Alessandro – siamo riusciti nell’obiettivo di sottoscrivere l’accordo sul Premio di Risultato 2016, anche se in modo non unitario, mettendo in sicurezza l’erogazione ai lavoratori sia dell’anticipo di settembre 2016 che del saldo di giugno 2017, con l’impegno di arrivare ad un accordo triennale 2017/2019.
In autunno cercheremo di sottoscrivere anche il nuovo CCNL. Ma per arrivare al rinnovo del contratto di lavoro vanno battute tutte le rigidità messe in atto finora dal management di Poste Italiane, attraverso la mobilitazione attiva e il sostegno alla proposte sindacali presentate nella piattaforma rivendicativa.
Per la CISL Poste – conclude Antonio D’Alessandro – il futuro della mission di Poste Italiane e dei suoi dipendenti passa per queste importanti direttrici, una scelta consapevole a favore della società, dei gruppi e degli individui.

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