Messa in sicurezza della SP 88 denominata Sangrina, Turdò incontra D’Alfonso

Nella giornata del 20 novembre come previsto, la nostra associazione ha incontrato il Presidente della Regione Abruzzo per metterlo al corrente e chiedere un suo impegno diretto a risolvere due questioni importanti per il territorio Abruzzese e Molisano.
Infatti le due cose che sono collegate tra di loro hanno bisogno di una collaborazione comune e fuori da ogni confine o casacca che dir si voglia.
L’incontro è avvenuto a Vasto nel Palazzo D’Avalos a margine del convegno “ DIGA DI CHIAUCI: RIPARTE IL TERRITORIO, L’AGRICOLTURA E L’OCCUPAZIONE”

Una la richiesta di messa in sicurezza della SP 88 ( denominata Sangrina) che attraversa le due Regioni di Abruzzo e Molise, nel territorio delle province di Chieti ed Isernia con interessamento dei comuni di Sant’Angelo del Pesco, Castel Del Giudice, Gamberale, Quadri per finire ad Ateleta, anche alla luce dell’approvazione della gara per i lavori alla SS652 ultimo lotto funzionale. Infatti passeranno circa 4 anni per completare tutti i lavori, invece sulla strada di collegamento dell’alto Sangro basterebbe poco più di 2 milioni per fare i lavori di messa in sicurezza ed eliminare lo stato pietoso che consiste nei grossi blocchi di cemento che ostruiscono la carreggiata per i mezzi pesanti ma quello più grave è lo stato comatoso della strada dove nfatti il dissesto è totale e completo sia per il piano viabile, sia nei ponti e viadotti, la segnaletica orizzontale e verticale, la staticità dei ponti cioè dire che questa strada è una mulattiera è dire poco.

Seconda richiesta è collegata direttamente alla prima, visto l’aumento incessante del traffico In seguito alla chiusura alla circolazione veicolare pesante della Sangrina ed anche alla luce dei recenti morti di Mariangela ed Elio sulla S.S. 650 Fondo Valle Trigno, morti che pesano come macigni sulle autorità politiche e di sicurezza stradale , noi siamo indignati con l’ANAS per lo stato di abbandono di quella direttrice stradale e viaria così importante, che ricordiamo sono gli ultimi di una lunga schiera di decessi avvenuti anche per cause di malformazioni stradali, è giunta l’ora di parlare di raddoppio almeno nel tratto San Salvo – Bagnoli del Trigno , prima che la strada si arrampichi verso l’Alto Molise ed il progetto avrebbe delle difficoltà tecniche e orografiche di difficile realizzazione.

Intanto nella speranza di vedere nascere e spuntare questa realizzazione cominciamo a realizzare una vera e propria messa in sicurezza con ampliamenti ed aree di sosta sia per permettere agli autobus di caricare e scaricare passeggeri in sicurezza e questa difficoltà è ben visibile sia a Canneto che a Dogliola.
Nel caso specifico di Dogliola, vogliamo ricordare che questa area di servizio è l’unica ad avere la pompa di rifornimento a metano da San Salvo a Isernia e quindi chiediamo che abbia un’ attenzione particolare, anche per i suoi risvolti di ordine commerciale.
Invitiamo l’ANAS a darci maggiore attenzione a noi abitanti della vallata , dell’Abruzzo Citeriore e di tutti i fruitori del territorio comune di Vasto, San Salvo e Isernia e Termoli.
La nostra associazione che si batte da anni per la legalità e la sicurezza stradale, la difesa del territorio e la prevenzione dei morti , rivolge un invito ai sindaci dei Comuni della Vallata affinchè si lascino cadere bandiere e vessilli e si faccia insieme una battaglia comune per la nostra FONDO VALLE TRIGNINA.
Precisiamo che il Presidente Luciano D’Alfonso si è mostrato disponibile alla partecipazione ad un incontro con noi, i Sindaci della Vallata del Trigno e dell’Alto Sangro, con il Presidente della regione Molise, con le Prefetture, la Polizia stradale e soprattutto l’ANAS ed il Capo Compartimento.

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